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“Volevo essere la Barbie”: la storia di Davide presentata al liceo “Morante” di Scampia

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Nell’ottica di un costante impegno volto a ridurre pregiudizi e discriminazioni fornendo ai più giovani gli strumenti per affrontare tematiche complesse come quelle legate all’omofobia, sempre più oggetto di dibattito, si concretizza l’auspicio di introdurre anche nelle scuole il libro intervista del giornalista calabrese Domenico Latino “Volevo essere la Barbie: storia di Davide e ordinarie omofobie”, edito da Officine editoriali da Cleto, in cui si narrano le vicende di Davide Sgrò, attivista LGBTIQ+ di Catanzaro, balzato agli onori della cronaca per essere stato vittima di una serie di atti di odio, culminati con l’imbrattamento della sua utilitaria con scritte omofobe.

Oggi 6 febbraio, infatti, il libro, arricchito dalla prefazione curata dal massmediologo Klaus Davi e dalla postfazione dell’editore Marco Marchese, ha fatto il suo debutto nell’aula magna della sede succursale di Scampia del Liceo Statale “Elsa Morante”, di Napoli.

L’iniziativa, che solo per il fatto di essere promossa da un’istituzione educativa come la scuola, rappresenta sicuramente un ulteriore passo in avanti nella promozione di valori fondamentali come l’inclusione e l’uguaglianza e nella tutela dei diritti della comunità LGBTQ+, è stata avanzata dall’insegnante del Liceo “Morante”, Paolo Treglia e accolta con entusiasmo dalla dirigente scolastica, professoressa Giuseppina Marzocchella, dal Consiglio d’Istituto e dalla Consulta studentesca, e inserita nell’ambito del programma inerente al tema “doveri civili”, per la parte di “Cittadinanza e Costituzione” per l’insegnamento di Educazione Civica, con uno spazio dedicato per approfondire l’argomento durante la settimana dello studente.

Significativa anche la circostanza che il debutto del libro “Volevo essere la Barbie” nelle scuole avvenga proprio in un liceo di Napoli, città che ha una lunga storia di attivismo e di difesa dei diritti LGBTQ+ nel cui territorio metropolitano, a Giugliano, oggi, risiede e lavora Davide.

Alla presentazione è intervenuto, per i saluti istituzionali, il dirigente scolastico Giuseppina Marzocchella; mentre l’autore del libro, Domenico Latino; il protagonista, Davide Sgrò e il docente, Paolo Treglia hanno dialogato con le studentesse e gli studenti delle classi quarte e quinte. Interessante inoltre il contributo al dibattito di Carlo Cremona, presidente di “I Ken Onlus”, associazione campana che si propone di promuovere il superamento delle differenze, in particolare di svolgere un’opera educativa, informativa, di sviluppo e di sostegno relativamente alle dinamiche e alle problematiche, individuali e sociali connesse all’essere omosessuale e transgender, attraverso iniziative educative e socio culturali, lavorando in rete con le istituzioni pubbliche e altri oggetti sociali.

Domenico Latino nasce a Palmi (RC) il 29 luglio 1979. Giornalista, da oltre dieci anni è corrispondente del quotidiano “Gazzetta del Sud” da Gioia Tauro (RC) seguendo i principali eventi e le grandi tematiche che hanno interessato e interessano il territorio. Per citarne alcuni: il trasbordo delle armi chimiche siriane, sequestrate dall’Opac al regime di Assad, avvenuto nel porto di Gioia Tauro nel 2014; le condizioni di vita dei braccianti africani nella tendopoli di San Ferdinando (RC) e negli insediamenti informali della Piana di Gioia Tauro; i problemi del quartiere rom di località “Ciambra”, a Gioia Tauro. È ideatore e direttore responsabile di diverse riviste culturali, anche a tiratura nazionale. In “Volevo essere la barbie”, suo libro d’esordio, attraverso sei appuntamenti, l’autore svela tutti i dettagli della vita di Davide, dai momenti felici dell’infanzia fino alle sfide dell’età adulta. La sua testimonianza, a tratti drammatica e toccante, mira a sfatare gli stereotipi più comuni. 

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