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Varia, è il giorno della Festa

I colpi di cannone a salve, questa mattina, hanno annunciato che oggi è il giorno della Festa, quella che i palmesi scrivono con la lettera maiuscola e pronuncialo con un filo di emozione.

Il tanto atteso giorno della Varia è arrivato e la città, dopo 4 lunghi anni, assisterà allo spettacolo unico che solo questo evento, patrimonio Unesco, sa regalare: la maestosità della Macchina a spalla, ancora celata dietro al tendono, è lì pronta ad emozionare ancora una volta nella sua volata sul corso Garibaldi.

Cresce l’attesa tra il popolo e sale l’adrenalina nel corpo degli ‘mbuttaturi, i 200 uomini che hanno il delicato compito di far scasare e correre la Varia. Alle corde, come sempre, il popolo e ai lati della strada, sui balconi, sulle terrazze le voci di coloro che incitano i trasportatori, che danno loro sostegno e carica.

“Ognuno ha il suo posto, sa che deve fare”, recita la canzone che i Bunarma e i Ragainerba hanno scritto appositamente per la Varia nel 2006, e anche quest’anno sarà così: alle stanghe gli ‘mbuttaturi, alle corde i cittadini che vogliono vivere in prima persona la Festa e poi loro, Padreterno e Animeddha in cima alla macchina a spalla.

Alle 15 prenderà il via il corteo per le vie della città, animato come sempre dagli ‘mbuttaturi che tra cori di sfottò e canti, si danno la carica prima di affrontare la scasata.

Poi alle 18 il tanto atteso momento: il colpo di cannone darà il via alla Festa della Varia, una corsa di 10 minuti che ancora, dopo secoli, riesce a lasciare tutti col fiato sospeso.

E anche stavolta il popolo si rivolgerà a Lei, alla Madonna, con il rituale auspicio di “Senza sconzu Maria di la Littara”, ossia senza alcun imprevisto.

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