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Va in ospedale per fare il tampone e viene lasciato in tenda al freddo per tutta la notte

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  • L'ospedale di Gioia Tauro
 

Lasciato da solo e al freddo per tutta la notte, nella tenda allestita per l’emergenza sanitaria nel piazzale dell’ospedale di Gioia Tauro, in attesa dell’esito di un tampone per la diagnosi del Coronavirus.

È la brutta esperienza vissuta da un signore di Palmi che si è dovuto sottoporre agli accertamenti del caso, dopo aver riportato sintomi compatibili con quelli dell’infezione da coronavirus.

L’uomo, lavorando a contatto con altre persone e non rientrando il suo lavoro tra quelli sospesi dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato invitato dai suoi datori di lavoro ad eseguire il tampone in ospedale a Gioia Tauro.

E così lo scorso 23 Marzo l’uomo si è recato in ospedale per sottoporsi allo screening, con febbre a 38,5. Giunto in ospedale ha informato i medici dei sintomi che aveva, comunicando che la notte tra domenica e lunedì la temperatura corporea era salita fino a 39.

Dopo il test, l’uomo è stato accompagnato nella tenda da campo, in attesa dell’esito; un esito che ha tardato ad arrivare, costringendo il paziente a rimanere in tenda per tutta la notte.

La temperatura esterna intanto è scesa di parecchi gradi nella notte tra lunedì e martedì, è piovuto e c’è stato vento ed il paziente ha registrato un aumento della temperatura corporea. Ha più volte chiesto ai medici ed agli infermieri di turno notizie del suo esame, ma gli è stato risposto di avere pazienza.

Ma ieri mattina, stremato per il freddo patito nella notte, l’uomo ha volontariamente dato le sue dimissioni, decidendo di tornare a casa e mettersi in isolamento. Al momento dell’uscita dall’ospedale, gli esiti del tampone non erano ancora giunti e ad oggi non sono ancora arrivati.

Un episodio spiacevole, che poteva capitare anche a soggetti con altre patologie o ad anziani, che al freddo avrebbero visto le loro condizioni di salute peggiorare sicuramente. 

L’emergenza sanitaria sta mettendo in luce quelle che sono le criticità del sistema sanitario locale, un sistema che cerca di tamponare i tanti buchi, non riuscendoci sempre al meglio.

Una tenda può essere utilizzata come “sala d’attesa” per l’esito di un tampone, come nel caso in questione, può essere una collocazione temporanea, ma non può diventare un luogo di ricovero addirittura in una notte fredda. 

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