PALMI – La minoranza di centrosinistra torna a puntare l’attenzione sul Psc, licenziato dal Consiglio comunale lo scorso 31 luglio. In quell’occasione i consiglieri di minoranza erano assenti – era presente solo Francesco Surace che però poco prima del voto ha abbandonato l’aula – ed oggi, a distanza di un mese e mezzo, avanzano una proposta che definiscono “innovativa”: un referendum popolare sul Psc.
“Tante e spesso anche troppe parole, da ogni parte, sono state spese in tema di PSC – scrivono in una nota stampai consiglieri Salvatore Boemi, Giuseppe Ranuccio e Pasquale Frisina -Con una procedura poco trasparente che ha sostanzialmente impedito la partecipazione dell’intera cittadinanza, la maggioranza consiliare è comunque giunta all’approvazione del piano”.
La richiesta di referendum sarà avanzata all’amministrazione comunale, e se dovesse essere accolta sarà una novità di non poco conto per Palmi.
“Senza entrare nel merito degli aspetti squisitamente tecnici e ribadendo la nostra contrarietà al metodo e all’iter già seguiti da questa amministrazione – si legge ancora nella nota stampa – intendiamo oggi lanciare una proposta che potrebbe definirsi innovativa. E’ nostra intenzione infatti promuovere un referendum proprio sul P.S.C.”.
“Considerata l’importanza di tale strumento urbanistico, e le ricadute che questo potrebbe e dovrebbe avere sull’intero territorio cittadino, riteniamo che nessun giudice sia più adeguato dei cittadini palmesi, nel valutare il piano elaborato da chi li governa. Il referendum infatti, è probabilmente lo strumento di democrazia diretta più importante ed incisivo, in quanto permette a tutti i cittadini di autodeterminarsi ed incidere concretamente e direttamente sul loro futuro. Per tale via, ogni singolo palmese, informato, potrà se lo vorrà, pronunciarsi su questioni che lo riguardano da vicino, e determinare se una scelta amministrativa fa o meno l’interesse di tutta la comunità. Preannunciando che presto, nelle sedi preposte, saranno formulate tutta una serie di proposte migliorative e di rilievi critici al piano già adottato, invitiamo tutti i cittadini e le forze politiche che condividono l’iniziativa ad attivarsi con noi per la realizzazione della consultazione”.
L’invito alla partecipazione è rivolto anche all’attuale maggioranza, “considerato infatti che la stessa si dice convinta di aver agito per il bene comune e non per interessi particolari,il referendum popolare sarebbe un modo per verificare questo apprezzamento, ad oggi solo presunto”.
Carla Minasi