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Un pesce di nome Nando: l’arte del gyotaku per San Ferdinando e il suo mare

L’associazione culturale Disìo presenta l’evento “L’arte del gyotaku per San Ferdinando e il suo mare. Un pesce di nome ‘Nando” attraverso il quale, grazie alla disponibilità degli artisti Elena Di Capita, Michael Rotondi e Anna De Noia, verrà donato alla comunità un gyotaku del pesce pettine.

L’opera, rappresentativa della bellezza e specificità della fauna marina locale, sarà il simbolo al contempo della bellezza del mare calabrese, e di San Ferdinando in particolare, e della lotta civica per mantenerne la sua meraviglia e specificità.

Il gyotaku è una tecnica di stampa naturale giapponese risalente alla metà del XIX^ secolo che, usata inizialmente dai pescatori per testimoniare le proprie catture, finì poi per evolversi come tecnica artistica vera e propria.      

Proprio per il modo in cui si realizza, quindi, il gyotaku è la forma d’arte più indicata per vedere e toccare con mano la fragilità e la bellezza del mare di San Ferdinando: l’ “impressione” sulla delicatissima carta di riso di un pesce tipico di questo tratto di costa (il pesce pettine detto in dialetto “pesce surice”) vuole suscitare così indirettamente una riflessione sulla sua meraviglia, sul suo stato di salute e, quindi, su quanto ognuno può fare per preservarne splendore ed equilibrio.

Il pesce di nome ‘Nando verrà realizzato dall’artista Elena Di Capita durante la sua permanenza a San Ferdinando; successivamente verrà animato dal prof. Michael Rotondi e dalla sua allieva Anna De Noia e, in qualità di rappresentante di tutti i pesci di questo tratto costiero, accompagnerà la comunità nella sua battaglia civica a difesa del proprio mare.

L’evento è anche occasione per riflettere sul ruolo dell’arte che lavora ad un progetto comune non solo creativo, ma di difesa della bellezza dell’ambiente.

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