ROSARNO – Il pluripregiudicato Rocco Bellocco aveva un bunker nella cucina della casa di campagna in contrada Zimbario a Rosarno.
Il nascondiglio è stato probabilmente utilizzato come rifugio momentaneo in caso di blitz o perquisizioni. Il bunker è infatti lungo, largo mezzo metro e alto circa 250 centrimetri. Il rifugio era fornito di energia elettrica e di tre prese d’aria.
A scoprirlo ieri mattina durante una serie di controlli che hanno interessato il territorio di Rosarno, sono stati i Carabinieri del Compagnia di Gioia Tauro, diretti dal capitano Francesco Cinnirella, con il supporto dello squadrone eliportato Cacciatori Calabria di Vibo.
Il bunker era raggiungibile attraverso un pannello quadrato a scorrimento, in mattoni, grande circa 60 centrimetri. Il pannello veniva spostato attraverso un congegno elettrico.
Rocco Bellocco, 63 anni, attualmente detenuto, è considerato dagli inquirenti un elemento di primissimo piano della ndrina dei Bellocco.
Bellocco in passato era sfuggito alla cattura dandosi alla latitanza ed i carabinieri ritengono che l’uomo possa avere utilizzato anche questo bunker.
L’intero immobile è stato sequestrato per potere effettuare ulteriori accertamenti.