La morte di Sekine Traorè, il 27enne ucciso questa mattina nella tendopoli di San Ferdinando, ha suscitato diverse reazione da parte di politici nazionali.
Su Facebook il leader della Lega Nord Matteo Salvini scrive: “Nella tendopoli di San Ferdinando un immigrato ha accoltellato un carabiniere che si è difeso, sparando. L’immigrato, purtroppo, è morto. Un abbraccio al carabiniere, che spero non passi guai: la Lega è con te”.
Anche Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia, esprime solidarietà al militare e dice: “Esprimo la mia vicinanza e la mia solidarietà al carabiniere che nella tendopoli di San Ferdinando ha legittimamente utilizzato la sua arma in dotazione per difendere se stesso ed assolvere al suo dovere di tutore della legalità. Sono certo che, pur nella consapevolezza di non aver avuto alternative, sia dispiaciuto per quanto accaduto e mi auguro che nessuno strumentalizzi questa tragica vicenda”.
Dure invece le parole di Giorgia Meloni (FdI), che se la prende con il Presidente Matteo Renzi ed il Ministro dell’Interno Angelino Alfano.
“Circa un anno fa sono stata personalmente a Rosarno, nella tendopoli di San Ferdinando e ho visto con i miei occhi il degrado di quella zona. Stamani la notizia dell’ennesima aggressione – scrive Giorgia Meloni – stavolta contro un carabiniere, che ha sparato a un immigrato dopo essere stato accoltellato.
Le responsabilità dell’accaduto sono tutte di Renzi e Alfano e delle loro scellerate politiche sull’immigrazione: stipare migliaia di persone in tendopoli e lasciarle vivere come animali non è accoglienza ma è da criminali. Esprimo la mia piena solidarietà alle nostre forze dell’ordine e agli uomini dell’Arma sui quali troppe volte lo Stato scarica il peso della sua irresponsabilità e che sono costretti a lavorare in condizioni a dir poco difficili per garantire il rispetto della legalità anche in aree totalmente abbandonate dalle istituzioni”.