REGGIO CALABRIA – I finanzieri del Gruppo investigazione criminalità organizzata di Catanzaro hanno arrestato 34 persone (tra Spagna e Italia), ritenute responsabili di un traffico internazionale di droga dalla Colombia.
Nel corso delle indagini sono state sequestrate quattro tonnellate di cocaina. L’operazione della Dda di Reggio ha coinvolto anche la Dea e la Guardia civil spagnola.
Tra il 2014 e il 2015 sono stati intercettati diversi carichi: la droga viaggiava dalla Colombia su barche a vela dirette in Spagna. Nella notte tra il 25 e 26 agosto 2014 unità navali spagnole con il supporto aereo portoghese hanno abbordato una barca con 856 chili di cocaina. Altri 725 chili erano su un veliero intercettato al largo delle Canarie all’inizio dell’anno.
Dalle indagini sono emersi contatti, alleanze e collaborazioni tra cosche di ‘ndrangheta della Locride e della Piana. Il sodalizio dedito al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, operante in Calabria, aveva importanti ramificazioni a livello nazionale ed internazionale. In particolare, dalle indagini, sono emersi contatti tra gli Aquino-Coluccio di Marina di Gioiosa Ionica e le cosche Alvaro di Sinopoli e Pesce di Rosarno.
L’operazione si è inserita nella più ampia attività condotta dalla Dea americana in diversi paesi su alcuni soggetti dediti al traffico di droga.
Nel corso dell’inchiesta, in Argentina, è stata monitorata l’attività di un serbo-montenegrino, in diretto contatto con gli Alvaro in occasione dell’organizzazione dell’invio di un carico di cocaina. Sempre in Argentina sono stati identificati altri soggetti coinvolti nella spedizione della droga.
La guardia di Finanza ha sequestrato anche beni per un valore di circa 5 milioni di euro tra la Calabria ed il Lazio. Si tratta di beni immobili, quote societarie, ditte individuali e beni mobili di lusso.
I particolari dell’operazione saranno resi noti in una conferenza stampa che si terrà alle 11 alla Procura della Repubblica di Reggio.
All’incontro con la stampa interverranno il procuratore cafiero De Raho, il procuratore aggiunto Nicola Gratteri, il generale De Nisi, comandante provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, il comandante provinciale di Reggio, il reponsabile Dea in Italia e alcuni funzionari della Guardia Civil spagnola.