TPL, i lavoratori della Lirosi Autoservizi tornano ad incrociare le braccia

Il sindacato Faisa-Cisal: adesione all'81%

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Nuovo sciopero per i dipendenti della Lirosi Autoservizi srl che hanno aderito alle 24 ore di mobilitazione nazionale del trasporto pubblico locale dopo la precettazione prevista dal ministro Salvini lo scorso 29 settembre. Secondo la Faisa-Cisal la partecipazione ha raggiunto, complessivamente, la punta dell’81% dei lavoratori tra iscritti, non iscritti ed aderenti ad altre organizzazioni sindacali. “Ci vediamo costretti a denunciare la scarsa sensibilità della società di trasporto pubblico locale Lirosi Autoservizi srl rispetto ai diritti contrattuali che i propri lavoratori rivendicano da troppo tempo” ha spiegato il segretario provinciale Francesco Elia aggiungendo che “alla Direzione aziendale c’è una amministratrice unica nominata dal tribunale che dovrebbe garantire i diritti dei propri dipendenti/lavoratori anziché alzare un muro di gomma e costringere la parte sindacale ad indire ripetute azioni di sciopero con tutto ciò che ne consegue sia per la mobilità dei cittadini e soprattutto per quella degli studenti oltre che per le economie degli stessi dipendenti”. Un’azione che crea certamente disagi all’utenza, dunque, ma ritenuta necessaria per raggiungere l’obiettivo di “un salario onorevole” che possa contrastare il caro-vita e salvaguardare il potere d’acquisto degli stessi lavoratori che l’azienda dovrebbe tutelare “tanto più perché percettrice di sussidi pubblici”. La Faisa-Cisal – che si è detta pronta a dare battaglia in difesa dei lavoratori – si è infine appellata alla parte datoriale che alla Regione “affinché comprendano il disagio dei lavoratori, condividendolo e ponendo ad esso fine attraverso il riconoscimento delle indennità, con forza rivendicate”.