PALMI (15 settembre 2011) – Quello all’istruzione, si sa, è un diritto che spetta a tutti ma che purtroppo, colpa degli ormai noti tagli del Governo, complici le istituzioni locali che hanno il dovere di garantire ai ragazzi le condizioni per poter andare a scuola e non lo fanno, sembra lentamente diventare prerogativa di pochi.
E così a Palmi, succede che inizia l’anno scolastico ed i ragazzi della Tonnara si trovano senza lo scuolabus che li porti a scuola.
Il problema sorge innanzitutto perché da qualche anno, il plesso scolastico di Tonnara, facente capo al II circolo didattico, è stato assorbito da altri plessi che si trovano in città, ed i ragazzi della scuola primaria devono ogni mattina spostarsi a Palmi in autobus, non potendo tutti essere accompagnati in macchina dai genitori.
Sono oltre 200 i ragazzi che ogni giorno si spostano dalla Tonnara per frequentare le scuole a Palmi.
Dal 12 settembre, però, primo giorno di scuola, alla difficoltà di doversi spostare, si è sostituita l’impossibilità a spostarsi. Il motivo? La Ppm, la società che si occupa del trasporto nel territorio di Palmi, non ha ottenuto il rinnovo del contratto dal comune, e non può quindi mettere a disposizione degli scolari il servizio scuolabus.
“Ho più volte chiesto all’ex sindaco ed agli ex amministratori di prestare attenzione al problema, ma non ho avuto risposte – ha detto Ettore Saffioti, presidente della Ppm – Evidentemente la Varia, il regolamento della festa, erano più importanti del problema del trasporto degli scolari”.
Questa mattina i genitori dei ragazzi della Tonnara hanno protestato al Comune, chiedendo che venga trovata al più presto una soluzione al problema ma già da qualche giorno si sono lamentati con il presidente della Ppm, il quale ha però ben poco da fare se non continuare a chiedere di intervenire per trovare la quadratura del cerchio.
Il Commissario prefettizio Antonia Bellomo approvando il bilancio comunale potrebbe porre rimedio alla questione, consentendo ai ragazzi di raggiungere la scuola a Palmi senza problemi.
Viviana Minasi