Riceviamo e pubblichiamo:
Il Presidente della Regione Scopelliti non si smentisce mai. Invece di dare risposte concrete com’è suo dovere fare sulla gravissima emergenza scoppiata con la chiusura delle Linee Taurensi, il Presidente della Regione con arroganza e supponenza sfida i lavoratori e offende chi lotta e si batte per difendere il diritto al lavoro e quello alla mobilità per l’intera Piana di Gioia Tauro.
Quanto è avvenuto ieri a Gioia Tauro con il grave atteggiamento tenuto da Scopelliti, merita una risposta adeguata di tutta la Piana di Gioia Tauro che non può subire passivamente uno scippo così grave come quello perpetrato dalle Ferrovie della Calabria in combutta con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e con l’avallo della Regione Calabria.
La dura contestazione nei confronti di Scopelliti svoltasi ieri a Gioia Tauro è molto più di un campanello d’allarme per il centrodestra visto che è avvenuta in una roccaforte elettorale del pdl (non dimentichiamo che anche alle recenti elezioni provinciali a Gioia Tauro il centrodestra ha superato il 76% dei voti). Il tutto a dimostrazione che ormai la propaganda non basta più per arginare la protesta e il malcontento generale.
Di fronte a questa drammatica situazione occorre reagire con forza chiamando tutto il popolo a mobilitarsi e a scendere in piazza, come la Piana di Gioia Tauro ha saputo fare in altri momenti della sua storia quando erano in gioco scelte decisive che interessavano il destino di tutti e quando il popolo è stato protagonista di lotte storiche e memorabili.
Comuni e Sindacati, lavoratori, giovani e cittadini, insieme uniti dallo stesso obiettivo: difendere il territorio,. I suoi diritti, il suo futuro.
Nella vertenza sulle Linee Taurensi ognuno deve fare la sua parte rispondendo alle proprie responsabilità. In tal senso la Regione non può sfuggire alle sue colpe. Non era mai accaduto, neanche nei momenti più difficili, un fatto così grave ed eclatante come quello riguardante la chiusura delle Taurensi.
E non è certamente un caso se questo avviene quando il centrodestra governa dappertutto: a Roma, alla Regione e alla Provincia. Sembra che gliamministratori locali e regionali del centrodestra hanno assunto la funzione di commissari liquidatori oggi delle Linee Taurensi, domani forse del Porto di Gioia Tauro, dopodomani con i tagli del federalismo fiscale e chi più ne ha più ne metta.
La Calabria e i calabresi non possono sopportare questa deriva. Per questo sarebbe assai importante che su queste questioni ci fosse un risveglio dell’opposizione regionale. In questo senso, sollecitiamo che venga subito fatta una richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio Regionale della Calabria perchè in quella sede ciascuno pubblicamente si assuma le proprie responsabilità, sapendo che sono in gioco diritti fondamentali sui quali a nessuno è consentito scherzare.
La propaganda sta ormai a zero. Ci vogliono fatti precisi e concreti, quelli che ancora non vengono né dalla Regione targata Scopelliti e centrodestra e né dal Governo Berlusconi-Bossi. Innanzituto occorre mandare un segnale di buona volontà garantendo la riapertura delle Linee Taurensi e predisponendo un piano di risanamento e di rilancio delle Ferrovie della Calabria, al fine di rassicurare i lavoratori e i cittadini della Piana di Gioia Tauro.
Reggio Calabria, 12.6.2011
IL SEGRETARIO REGIONALE DEL PdCI
MICHELANGELO TRIPODI