“Un evento che avvicina alla scienza”. Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha segnato l’inizio, il 29 Settembre, della “Notte Europea dei Ricercatori”, la più importante manifestazione di comunicazione scientifica, promossa dall’Unione Europea fin dal 2005. Ed il Liceo “Pizi” di Palmi ha replicato la partecipazione che, ormai, segna un appuntamento irrinunciabile per i suoi studenti delle quinte classi che, a fine visita presso i Laboratori scientifici dell’Università della Calabria di Cosenza, ritornano a casa arricchiti di un’esperienza sul campo in termini di conoscenze e competenze.
La loro partecipazione è infatti frutto della preziosa collaborazione tra l’Università della Calabria e il Liceo “Pizi” e si inserisce nel ricco programma di attività di Orientamento in uscita, a testimonianza dell’attenzione dedicata agli studenti della scuola per tutto il percorso formativo.
“Le visite guidate sul nostro territorio e, nel caso specifico, il connubio tra la conoscenza della prestigiosa Università della Calabria e la possibilità di cimentarsi in esperimenti pratici in ambito scientifico, avvicinano i giovani al progresso che, tacitamente, prosegue il suo cammino e promuove, in molti campi, il benessere sociale, favorendo soprattutto le categorie più deboli. I nostri giovani devono avvicinarsi al progresso, anzi, lo devono favorire e devono essere attori protagonisti di esso, ma in misura consapevole, studiando quanto male provochiamo alla natura che ci circonda, quando investiamo le nostre intelligenze nella deturpazione del territorio o, peggio ancora, nella violenza chimica con cui pieghiamo la natura a produrre di più”.
Così afferma la Dirigente del Liceo “Pizi” di Palmi, professoressa Maria Domenica Mallamaci, che ha sostenuto l’iniziativa culturale, permettendo ai suoi studenti di arricchirsi di un’attività viva che ha avuto un’ottima ricaduta sul loro percorso di crescita culturale ed umana.
La visita, programmata su prenotazione, ha consentito agli studenti del Pizi di visitare i cubi dell’Università di Cosenza e di entrare fisicamente nei laboratori dipartimentali, nei centri di ricerca, nei musei, nelle biblioteche; ed i giovani ci hanno provato gusto a rendere vivo il logo che quest’anno la sede dell’Università calabrese si è dato, “Sperimenta la ricerca”.
Dopo apposita prenotazione, gli studenti hanno potuto effettuare un tour all’interno dell’Università che li ha visti impegnati in lezioni su aspetti di innovazione nei campi della progettazione architettonica, con particolare riferimento al comportamento meccanico dei materiali e delle strutture. Qui, gli studenti hanno potuto visitare due stand in cui è stato spiegato con quali nuove tecnologie si proceda al consolidamento di edifici lesionati a seguito di eventi naturali, come può essere un terremoto; è stato anche posto l’accento sull’uso della fibra in carbonio, recentemente utilizzata per sanare gli edifici storici. Un momento di particolare interesse è stato quando i ricercatori hanno presentato una grande piattaforma, di recente dotazione in Università, utilizzata per simulare un vero e proprio terremoto con i suoi effetti su travi e pilastri. L’attività presentata nel secondo stand, invece, li ha esperiti sul funzionamento di due macchinari, di cui uno testa il ferro utilizzato per la costruzione di fabbricati, l’altro la resistenza del calcestruzzo.
Anche il Laboratorio di Biologia ha reso gli studenti veri protagonisti con il procedimento per l’estrazione del DNA dalla saliva, mentre nel Laboratorio di Chimica si è proceduto con la preparazione di essenze di profumi e alla presentazione di una nuova cura contro le cellule cancerogene, finanziata da alcune case farmaceutiche internazionali il cui risultato arriverà tra tre anni, dopo la sperimentazione attuale su cavie da laboratorio.
I docenti universitari, i giovani ricercatori e gli esperti nei vari settori hanno saputo trascinare i giovani nel mondo della ricerca e del progresso, con lezioni ad hoc non pesanti, tali da scoraggiare la passione giovanile verso i misteri della scienza che producono mutazioni e incroci di specie; al contrario, le esperienze, in cui hanno fatto cimentare gli studenti del Pizi, hanno suscitato apprezzamenti, stupore e curiosità, come nel momento dell’incontro con l’astrofisico professore Valentini, uno dei responsabili della missione spaziale “THOR” che attende definitivo pronunciamento dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) sul finanziamento di un satellite da mandare in orbita nello Spazio.
Cosa non facile, oggi, quella di tenere accesa l’attenzione degli studenti, nei tempi moderni in cui viviamo ed in cui tutto viaggia su fibra ottica. Ma l’esperienza sul campo e la versatilità dell’iniziativa hanno sicuramente acceso molte intelligenze sull’attenzione dell’importanza dello sviluppo sostenibile che spesso si scontra con la violenza sulla natura che l’uomo pratica per secondi fini. Evento particolarmente apprezzato anche dagli studenti dell’indirizzo Classico che quest’anno hanno potuto partecipare all’evento di portata europea, vivendo l’esperienza come orientamento sul campo.
A cura della professoressa Marilea Ortuso