Palmi da oggi diventa una città blindata.
Questo pomeriggio il sindaco Giuseppe Ranuccio ha emesso una nuova ordinanza che limita ancora di più gli spostamenti in città; una stretta necessaria, dovuta alla presenza in strada di ancora molte persone, noncuranti del fatto che comportamenti non in linea con le direttive del Governo, possono recare seri problemi.
«Alla luce dei recenti casi di Coronavirus accertati nella piana di Gioia Tauro, a tutela della salute pubblica ho ritenuto doveroso adottare nuove misure, ancora più stringenti. Si raccomanda a tutti i cittadini di leggere con attenzione il testo dell’ordinanza e di rispettate scrupolosamente quanto prescritto», scrive il sindaco.
Il divieto si estende alle attività sportive e di passeggio anche solitarie; chiunque avesse necessità di fare sport all’aperto per motivi di salute, dovrà esibire un certificato medico che provi tale necessità.
Il Lungomare, la Tonnara, Pietrenere, Scinà, Ciambra, la Motta e la Marinella a partire dall’intersezione con la strada Palmi Stazione, Sant’Elia a partire dalla SS18 e compresa la pineta non saranno più utilizzabili per svolgere attività sportiva.
Chiusi tutti i parchi pubblici, la Villa Comunale “Mazzini”, la pista di atletica a Garanta, i luoghi in cui possono crearsi assembramenti; non sono ammessi spostamenti in entrata ed in uscita dal Comune di Palmi né all’interno dello stesso comune se non per esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute o rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Non è consentito quindi raggiungere abitazioni diverse da quelle in cui si risiede e in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento, e quindi all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro fra le persone.
Tra le situazioni di necessità rientrano quelle che riguardano l’acquisto di beni essenziali, come ad esempio fare la spesa o recarsi in farmacia. Anche in questi casi si raccomanda di contingentare gli spostamenti, spostandosi una volta ogni tre giorni e un solo componente del nucleo familiare per volta.
Gli animali domestici possono essere portati fuori da casa per le esigenze fisiologiche, ma nelle adiacenze dell’abitazione e per il tempo strettamente necessario, mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.
Misure pesanti, ma che oggi più che mai sono necessarie.