HomeAltre NotizieStazione FCL Rizziconi, l'appello di Philene.

Stazione FCL Rizziconi, l’appello di Philene.

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Continua l’attività di Philene in favore della riapertura e dell’ammodernamento delle ex Linee Taurensi attraverso la creazione di una moderna Metropolitana di Superficie. 
“Un mese fa abbiamo scritto un appello ai sindaci del territorio, chiedendo che questa battaglia si allargasse e coinvolgesse tutti.”

“I vantaggi di questa opera sono oggettivi: dal punto di vista ambientale, verrebbe migliorato il trasporto pubblico e garantita la mobilità dei cittadini della Piana, un diritto vergognosamente negato da anni in questo territorio. Finalmente i giovani della Piana (e non solo ) avrebbero un trasporto moderno, efficiente, ecosostenibile con cui spostarsi. La sospensione del servizio arrivata nel 2011 ed il complice silenzio delle istituzioni preposte negli anni successivi sono una pagina imbarazzante per questa provincia. Mentre in tutta Europa si favorisce il trasporto su rotaia al posto di quello su gomma, qui si è fatto tutto il contrario. Saremmo curiosi di sentire da parte di parlamentari, consiglieri regionali, città Metropolitana e sindaci favorevoli ad altri utilizzi di questo tratto cosa pensano di tutto ciò. Vogliamo sentirli argomentare perché sono rimasti in silenzio per anni, diventando complici della negazione di un diritto costituzionalmente garantito come quello alla mobilità…”

Continua il direttivo di Philene: “un’altra piaga sono le condizioni di abbandono e degrado in cui sono state lasciate le ex stazioni delle linee Taurensi. Tanto abbiamo fatto per denunciarne le condizioni, effettuare interventi, eliminare i cumuli di spazzatura e presentare progetti di recupero. Siamo certi che i sindaci del territorio abbiano a cuore questo tema e sono i primi a non voler vedere questo degrado nelle stazioni dei loro paesi. La competenza non è dei comuni ma della Regione e di FCL. Oggi vogliamo portare all’attenzione le condizioni della stazione di Rizziconi, situata nel tratto di strada che collega il paese a Gioia Tauro. Una foresta di erbacce, spine e spazzatura, una zona pericolosa e lasciata completamente all’incuria. Ci rivolgiamo ovviamente agli enti preposti, ma anche ai comuni interessati perché facciano da stimolo a chi di competenza perché effettuino interventi di pulizia periodici, messa in sicurezza e recupero di questi luoghi. Questo può essere un primo passo verso la Metropolitana di Superficie, che può diventare volano di progresso e cambiamento per l’intera provincia.”

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