Ancora un’altra brutta sorpresa per i cittadini di Sant’Anna di Seminara.
Venerdì scorso la SP35, che collega il borgo con il Ponte Vecchio, è stata chiusa al traffico.
La strada era stata interessata da una frana abbattutasi nelle vicinanze della frazione il 20 Gennaio scorso, evento considerato pericoloso che aveva portato alcuni cittadini a dover abbandonare le proprie case. Oggi, con questo intervento di chiusura, la città metropolitana ha reso inagibile un tratto di strada lungo poco più di un chilometro causando numerosi disagi.
Il primo, immediato, riguarda l’impossibilità di prendersi cura degli uliveti che si possono raggiungere solo attraverso la SP35, mettendo a rischio la sopravvivenza di migliaia di alberi secolari, fonte di sostentamento per i cittadini di Sant’Anna e non solo; all’inizio dell’estate, infatti, gli agricoltori sono soliti fare lavori di manutenzione nei terreni, misura indispensabile per prevenire il rischio incendi.
Ed è proprio il rischio incendi la maggiore preoccupazione dei santannesi, la chiusura della strada costringe gli agricoltori ad abbandonare oltre 100 ettari di terreni coltivati, proprietà che nessun mezzo potrà raggiungere in caso di calamità.
«Non ci resta che augurarci che piova tutti i giorni», ironizza amaramente Antonio Casella, ex assessore alla Cultura. «Queste terre, parte di una zona chiamata Terramala, per secoli ci hanno dato da mangiare, con coraggio e grande determinazione abbiamo sempre superato le catastrofi naturali ma questa, politica, ci sta portando all’esasperazione».
L’indignazione dei santannesi è palpabile, anche il consigliere Costantino, infatti, su Facebook sottolinea che «i cittadini di Sant’Anna hanno mille e una ragione per essere arrabbiati con tutti».
Anche il parroco, Don Domenico Caruso, esprime la sua vicinanza. In questo stato di emergenza nessun segno da parte del Sindaco, che in questi giorni si trova a dover affrontare una crisi nata all’interno della sua stessa maggioranza, dove alcuni consiglieri si sono allontanati dall’azione politica del primo cittadino il quale, pochi giorni fa, denunciava un dirigente per irregolarità all’interno del Comune.
Dopo 17 mesi i cittadini di Sant’Anna, messi a dura prova dalla frana di Gennaio 2019 e dal precedente alluvione di Ottobre 2018, sentono pesante il fardello di una classe dirigente che non riesce a trovare soluzioni. In questi mesi hanno tentato più e più volte di chiedere aiuto attraverso i mass media: appelli rimasti inascoltati.
Solo nel mese di Marzo l’amara notizia che 200.000 euro destinati a mitigare i danni da rischio idrogeologico, sono stati destinati in aree diverse del Comune, escludendo il paese di Sant’Anna e i terreni interessati da frana e alluvione. Inascoltati anche gli appelli della minoranza, i cui consiglieri avevano proposto la costituzione di una commissione che coadiuvasse il Comune nelle opere di ripristino; proposta mai inserita nei vari consigli comunali di questi ultimi 17 mesi.
Nel tentativo di farsi ascoltare i cittadini di Sant’Anna si stanno organizzando con una raccolta firme da indirizzare alle istituzioni, nel tentativo, disperato, di trovare qualcuno che li ascolti.