In tempi di guerra le abitudini devono per forza cambiare. A maggior ragione se la guerra arriva dopo una pandemia globale, scoppia nel pieno di una crisi climatica e ancora di più se lo stesso conflitto genera un allarme energetico a livello planetario.
Non è un periodo facile, insomma, per l’Italia. Non è un periodo facile per milioni di famiglie costrette a barcamenarsi tra spese, acquisti, costo della vita. A gettare un faro sulle abitudini degli italiani ci ha pensato il Rapporto Coop 2022, la cui parola chiave è senza ombra di dubbio risparmio. Ben 9 italiani su 10 infatti hanno affermato di voler cambiare le loro abitudini alimentari nei prossimi mesi, proprio per cercare di risparmiare e per far fronte al caro vita. Nella stessa ottica si deve leggere la percentuale, di oltre il 40%, di persone che afferma di usare il meno possibile la luce, cercando di sfruttare al massimo le ore diurne, mentre il 30% degli intervistati afferma di voler ridurre l’uso del riscaldamento.
Ma nelle pagine del report si leggono anche importanti informazioni sullo stile di vita degli italiani, votato sempre di più al digitale. Oltre 16 milioni di intervistati ammette di utilizzare in maniera esagerata il proprio smartphone, passando dal 32% del 2018 al 45% attuale. Crescono anche i consumi di serie tv, che dal 21% di quattro anni fa è arrivato adesso al 31%, e quello di alcolici, praticamente quadruplicato (dal 3% del 2018 all’11% del 2022).
Come si legge sul blog Gaming Report, che ha analizzato la sezione denominata ‘Binge World’ del rapporto Coop 2022, cresce anche il mercato del gioco d’azzardo. Sono 4 milioni gli intervistati che dicono di giocare regolarmente, +4% rispetto al dato del 2018. A crescere, come confermano anche queste statistiche pubblicate da Italia2TV, è soprattutto il comparto online, ovvia conseguenza di una pandemia che ha costretto tra le mura domestiche migliaia di italiani.
Una fetta importante del Rapporto Coop 2022 è inoltre quella dedicata alle rinunce. Tra le riduzioni più dolorose ma allo stesso tempo più necessarie spiccano quelle dei servizi energetici e del cibo, oltre a quelle legate alla tecnologia, alle relazioni sociali, alla mobilità, alla manutenzione della casa, mentre preoccupano i tagli all’istruzione, propria e dei propri figli (14% degli intervistati), e alla salute della propria persona (13%). Percentuali e dati che nascondono vite, nomi, persone e famiglie. Percentuali e dati che hanno bisogno di una decisa inversione di tendenza.