Riceviamo e pubblichiamo:
Siamo con i lavoratori del Porto di Gioia Tauro che in questi giorni si battono per difendere il loro futuro e il futuro del Porto;
Siamo con i Sindacati che si battono per difendere i livelli occupazionali e per richiamare l’attenzione del governo nazionale ad impegni concreti che difendano e rilancino il ruolo del Porto di Gioia Tauro.
La Calabria non può consentirsi distrazioni: il Porto di Gioia non solo ha costituito in questi anni una importante occasione di sviluppo per l’intera area della Piana, ma costituisce ancora la possibilità di mettere la nostra Regione al centro di importanti traffici commerciali del mediterraneo e del mondo intero scongiurandone per sempre la sua perifericità politica ed economica.
La richiesta di mobilitazione che viene dalla CGIL risponde agli interessi della Calabria; se c’è una classe dirigente degna di questo nome ora è il momento che si faccia sentire; le ragioni di quei lavoratori che manifestano davanti ai al gate doganale del porto devono essere le ragioni di ciascuno di noi; le Amministrazioni Comunali – tutte le Amministrazioni Comunali – della Piana, insieme ai sindacati, ai partiti, alle rappresentanze parlamentari e regionali, al mondo delle imprese, alla Chiesa Locale, devono essere capaci di pretendere per Gioia Tauro ed il suo Porto impegni nazionali che garantiscano ogni posto di lavoro rilanciando il ruolo strategico del Porto.
Il territorio deve fare la sua parte: alle divisioni e alle distrazioni deve essere capace di sostituire la forza dell’unità per confrontarsi da pari con gli altri territori e per non subire politiche che mortificano il Sud e il bisogno di futuro. La decisione dei Sindaci di Gioia Tauro, Rosarno e San Ferdinando che scommettono sulla nascita della Città del Porto è un buon segnale: insieme a loro è importante che ci sia il concorso pieno di tutti i Municipi della Piana.
SEL c’è, SEL è con i lavoratori, SEL è con la Calabria che resiste.
Salvatore Costantino, Segreteria Regionale