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Si indaga su un collegamento tra la scomparsa di Maria Chindamo e quella di Freiland

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C’è un collegamento tra la scomparsa di Maria Chindamo e quella di Vincenzo Freiland? E’ questo l’interrogativo rimasto senza risposta che in tanti a Laureana di Borrello si pongono dal 16 ottobre dello scorso anno, giorno in cui si sono perse le tracce del pensionato di 83 anni.

A dare nuova forza all’ipotesi di un nesso tra i due casi di cronaca di Laureana è stata una busta arrivata nei giorni scorsi alla redazione di Chi l’ha visto con la copia di un articolo di Inquietonotizie in cui si parla della scomparsa di Freiland.

La trasmissione di Raitre condotta da Federica Sciarelli si è occupata in questi mesi in maniera costante della scomparsa di Maria Chindamo e anche ieri sera ha aperto la puntata parlando della donna di Laureana e del messaggio ricevuto in redazione.

Freiland è scomparso insieme alla motoape che utilizzava per i suoi spostamenti. Una delle ipotesi degli inquirenti, rilanciata anche dalla lettera inviata alla trasmissioni di Raitre, è che l’uomo avesse visto qualcosa il giorno in cui Maria Chindamo è stata aggredita.

Maria è scomparsa nel nulla il 6 maggio dello scorso anno dopo essere stata aggredita a Limbadi davanti al cancello della sua tenuta agricola.

In questi mesi i suoi familiari hanno lanciato numerosi appelli per chiedere a tutte le persone che possono avere informazioni di farsi avanti e parlare. E la lettera arrivata alla redazione di Chi l’ha visto potrebbe essere il segnale che questi appelli non sono caduti nel vuoto.

Già qualche settimana fa era stata inviata un’altra lettera anonima a don Pino De Masi, referente di “Libera” per la Piana di Gioia Tauro. La missiva è stata lasciata nella cassetta delle lettere della parrocchia. In quel documento, che è stato trasmesso alla Procura di Vibo che si occupa del caso, sono state date delle indicazioni che il sacerdote ha definito “super attendibili”.

Uno degli elementi su cui la Procura ha puntato è quello relativo alla coincidenza temporale fra la scomparsa di Maria e il suicidio del marito Ferdinando Punturiero, avvenuto un anno prima, il 6 maggio 2015. La relazione fra i due era finita da tempo.

Vincenzo Chindamo durante la trasmissioni ha detto riferendosi all’ipotesi di un collegamento tra la scomparsa di sua sorella e quella di Vincenzo Freiland: “Credo che si sia veramente stabilito un tribunale che decide questo tipo di pene per reati che loro intendono tali, un tribunale clandestino”.

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