La nomina avvenuta ieri, da parte della Commissione elettorale comunale, degli scrutatori ai seggi elettorali per lo svolgimento del referendum costituzionale di domenica 20 e lunedì 21 settembre 2020 ci obbliga ad alcuni chiarimenti.
Il Circolo Armino è da sempre favorevole al metodo del sorteggio. Riteniamo, infatti, che la nomina diretta da parte dei membri della Commissione non punti ad altro che all’acquisizione di facili consensi, una pratica volgare e mai abbastanza deprecata, figlia di una pseudo-democrazia clientelare che condanna da anni la nostra Città al peggior degrado della sua storia.
Condanniamo, perciò, fermamente il consigliere Randazzo Antonino che, membro di minoranza di quella Commissione, si è avvalso di quella facoltà. Non sappiamo, poi, a che titolo ai lavori di quella Commissione abbia preso parte e nominato scrutatori anche il consigliere Donato Umberto passato di recente al Gruppo misto dopo aver condiviso con l’attuale maggioranza la campagna elettorale, i tre quinti della consiliatura e, ciò che nell’occasione importa, il metodo del sorteggio per la scelta degli scrutatori ai seggi elettorali. Per quanto ci riguarda la partecipazione attiva di Donato alla Commissione rende nulli i suoi esiti.
È, tuttavia, altrettanto grave che il sindaco, Giuseppe Ranuccio, nel commentare l’accaduto dichiari che il consigliere Randazzo ha agito “evidentemente a nome di tutte le minoranze”. Dovrebbe ricordare, e se non ricorda glielo ricordiamo noi, che a seguito del passaggio, per ragioni mai chiarite alla città e ai suoi stessi elettori, del consigliere Randazzo dal Gruppo “Di Certo Sindaco Un’altra storia” al Gruppo misto il Consiglio comunale, nella seduta dell’8 febbraio 2018, aggiornava la composizione dei gruppi e delle commissioni consiliari, tra le quali quella elettorale con il voto favorevole di tutti i consiglieri ad eccezione di quello del rappresentante del Circolo Armino che votava contro.
È, pertanto, pacifico che il consigliere Randazzo non ci può in alcun modo rappresentare né è lecito ad alcuno assimilare la sua deprecabilissima scelta di nominare gli scrutatori alla nostra limpida posizione a favore del metodo del sorteggio.