Centosessanta piante di marijuana in pieno centro a Gioia Tauro sono state scoperte ieri dai Carabinieri della città del porto diretti dal Capitano Francesco Cinnirella.
L’operazione, supportata dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, ha scoperto la piantagione in un terreno di cui ancora non si conosce il proprietario, dotato di impianto di irrigazione a mano e che avrebbe fruttato, una volta finito sul mercato, ben 50mila euro.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Tenenza di Rosarno insieme allo Squadrone Eliportato Cacciatori, a seguito di un’ampia attività di prevenzione e contrasto, avevano già arrestato Giuseppe Consiglio, di 22 anni, sempre per il reato di coltivazione di marijuana, trovato in possesso di due piante di un metro e mezzo del peso di circa un chilo.
Arrestato anche Rocco Grasso, di 36 anni, conosciuto dalle Forze di polizia per coltivazione, produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
In questo caso i fatti risalgono al maggio del 2014, e si tratta di un provvedimento cautelare che si inquadra nell’ambito dell’operazione denominata “RASTA” nata dal ritrovamento di un capannone abusivo sulla via Nazionale Sud di Rosarno, nella disponibilità della famiglia Restuccia.
Il capannone era provvisto di impianto di irrigazione ed elettrico allacciato abusivamente alla rete pubblica, e al suo interno erano state rinvenute 184 piante marijuana per un totale di 90 chili, di cui un chilo e mezzo, già essiccato, confezionato e pronto alla vendita.
Già allora erano state arrestate quattro persone. E altre due per i reati di concorso in furto aggravato di energia elettrica e coltivazione ai fini di spaccio.