Pubblichiamo la proposta di modifica della norma che regola lo scioglimento dei consigli comunali oer infiltrazioni mafiose, proposta dall’associazione “Liberi di ricominciare”:
Raccolta firme per chiedere la modifica della legge che regola lo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose.
“Festeggiamo” l’anniversario della Repubblica iniziando una raccolta di firme per cambiare una legge che umilia la democrazia e la sovranità popolare ma non indebolisce la ndragheta. Sia chiaro, la nostra battaglia non è tesa ad allargare le maglie della lotta alla mafia ma a renderla più incisiva, facendola diventare lotta di popolo.
Queste le integrazioni proposte:
1. In ogni provincia è istituito un “Comitato per la difesa della democrazia” composto dal comitato per l’ordine e la sicurezza più un numero di componenti indicati dall’assemblea dei sindaci della Provincia, pari ai membri di diritto dello stesso comitato. La durata della nomina è di quattro anni. La commissione di accesso in un Comune puo’ essere nominata solo dopo il parere vincolante del Comitato;
2. Gli elementi tesi a dimostrare collegamenti diretti con la criminalità organizzata debbono essere corroborati da sentenze, quantomeno di primo grado, tali da dimostrare un collegamento inoppugnabile tra le scete dell’amministrazione comunale e la criminalità organizzata;
3. Ogni addebito da parte della commissione straordinaria va subito contestato agli amministratori che hanno sette giorni di tempo per rispondere e documentare su ogni atto amministrativo tale da poter essere considerato un indizio di collegamento tra la parte elettiva della amministrazione e la criminalità organizzata;
4. Avverso al decreto di scioglimento, un terzo degli elettori del comune il cui consiglio comunale è stato sciolto, può chiedere un referendum confermativo che deve essere convocato entro tre mesi dalla richiesta;
5. Le commissioni straordinarie sono nominate attingendo a un apposito albo nazionale in cui saranno iscritti tutti i cittadini che ne faranno domanda e saranno in possesso dei requisiti secondo criteri che verranno definiti con apposito dispositivo.
La democrazia e la libertà sono beni inalienabili, importanti come l’aria che si respira.