Il Consiglio provinciale dovrà presto esprimersi su un ordine del giorno sul rigassificatore.
Il consigliere provinciale Rocco Sciarrone ha precisato la sua posizione sulla questione in un comunicato che abbiamo ricevuto e pubblichiamo integralmente:

Il Governo da qualche giorno ha annunciato il via libera al RIGASSIFICATORE di Gioia Tauro, la commissione ministeriale VIA (Valutazione Impatto Ambientale) si è espressa favorevolmente circa la costruzione della struttura.
Probabilmente il territorio sismico in cui verrà impiantato non costituisce un problema, sicuramente è stata scongiurata ogni possibile catastrofe.Ma si è chiesto lo Stato cosa pensano del rigassificatore i cittadini della Piana?
Perché noi Pianigiani dovremmo dire SI all’ennesimo eco-mostro?
Perché dovremmo accettare l’ennesima scelta fatta e calata per forza dall’alto?
Quali benefici trarrebbero le città di Gioia Tauro, San Ferdinando e Rosarno?
Personalmente allo stato attuale non vedo alcun motivo per cui una comunità potrebbe o dovrebbe accettare di vedersi costruire una struttura di enormi dimensioni ,che, seppur non è altamente inquinante, certamente non produce ossigeno, e con potenziali rischi di devastante esplosione.
Inizialmente la costruzione dell’Impianto sarebbe dovuta essere complementare e contemporanea alla costruzione della “Piastra del Freddo”.
La piastra del freddo consentirebbe effettivamente di far “decollare” il Porto di Gioia Tauro.
Creerebbe, finalmente , solide fondamenta per lo sviluppo della LOGISTICA e quindi dell’area interportuale. Infatti permetterebbe la conservazione e la successiva lavorazione di tutti quei prodotti che ad oggi vengono semplicemente parcheggiati per poi essere trasferiti in altri porti in cui vengono offerte le condizioni per la lavorazione.
La possibilità di trasformare i prodotti primari in prodotti da immettere nel mercato consentirebbe a tante aziende, talvolta multinazionali, di investire a Gioia Tauro.
Solo così si verrebbero a creare innumerevoli posti di lavoro che certamente darebbero un respiro di sollievo ad una Terra, la nostra, che vede emigrare i propri figli per la mancata garanzia dei DIRITTI fondamentali che consentono di vivere dignitosamente ad un essere umano.
Se il rigassificatore, quindi, si vorrà costruire sia chiaro che la Piastra del Freddo, per quanto mi riguarda, sarà la prima ”conditio sine qua non” per accondiscendere.
L’altra condizione, affinché io possa essere d’accordo alla costruzione dell’impianto, è che le aziende aggiudicatrici dell’appalto assumano un altissimo numero di operai Gioiesi e Pianigiani, praticamente la quasi totalità della manodopera semplice.
In ultimo vorrei chiarire un concetto. Il rigassificatore non verrà di certo costruito per far fronte al fabbisogno di Gas di Gioia Tauro, della provincia di Reggio o della regione Calabria, ma verrà costruito per fornire Gas all’intero Paese, quindi sia chiaro che l’intero Paese dovrà obbligatoriamente esser grato a Gioia Tauro ed alla Piana.
E per gratitudine non intendiamo le solite sviolinate televisive, ma reali sgravi del costo del Gas e importanti Royalty nei confronti dei Comuni interessati, al fine di produrre nuove opere pubbliche.
Io, SIA CHIARO, non sono assolutamente d’accordo alla costruzione del rigassificatore, ma se Questo fosse l’ultimo aereo verso lo sviluppo della Piana, a malincuore potrei prenderlo, dando quindi il mio politico assenso.
Gioia Tauro 4/03/2012
Il Consigliere Provinciale
Rocco Sciarrone



