Il Presidente dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro, Andrea Agostinelli, ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti del sindaco di Gioia Tauro, Simona Scarcella, accusandola di azioni che, secondo quanto riportato, sarebbero state compiute nell’esercizio del suo mandato istituzionale di primo cittadino e non come dipendente dell’Autorità stessa. Scarcella, infatti, è in aspettativa dal ruolo di funzionario dell’Autorità da quando è stata eletta sindaco.

Michele Comito, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, insieme ai consiglieri regionali Salvatore Cirillo e Giacomo Crinò, hanno criticato duramente la decisione di Agostinelli. Secondo loro, le azioni contestate rientrano nei doveri di legge del sindaco come responsabile anticorruzione, che ha segnalato presunte irregolarità alle autorità competenti per garantire la legalità nell’amministrazione. Questo comportamento, pur previsto e imposto dalla legge, sembra non essere stato accolto favorevolmente da Agostinelli, che avrebbe deciso di punire la Scarcella per la sua diligenza.

Comito, Cirillo e Crinò hanno definito l’operato della Scarcella encomiabile, sottolineando che la sua azione è stata motivata da un forte senso di responsabilità e rispetto per la legge. Hanno inoltre criticato gli esponenti del PD, accusandoli di difendere posizioni indifendibili e di essere più interessati alla protezione delle poltrone che alla trasparenza e alla legalità.