Un incendio scoppiato nella serata di ieri in un terreno comunale di località Pantano a Scalea si è propagato, alimentato dal forte vento, fino all’orto solidale della cooperativa Progetto Germano danneggiando strutture, attrezzature agricole e una decina di piante da frutto presenti sul terreno sottratto alla criminalità organizzata e adibito a scopi sociali.
A darne notizia è Fabio Cifuni, presidente della cooperativa, secondo il quale «i danni ammonterebbero a una cifra compresa tra i 20 e i 25mila euro».
L’episodio è stato denunciato ai carabinieri. Le fiamme hanno divorato quanto era presente nella porzione dell’orto adibita a ricovero per gli attrezzi e area sosta e ristoro, distruggendo decespugliatori, pali in legno, materiale per la pacciamatura, una roulotte utilizzata come ricovero, una cucina da campo e alcuni alberi di fico.
L’incendio è stato spento dopo alcune ore dai vigili del fuoco del distaccamento di Scalea.
In 8 anni di attività, all’interno dell’orto solidale denominato “Seminare speranza, raccogliere futuro” sono stati attuati progetti di inclusione sociale con l’impiego in agricoltura di soggetti socialmente svantaggiati. Di recente, alla cooperativa sono state assegnate anche persone con problemi con la giustizia per scontare pene leggere in maniera alternativa.
Le iniziative della Progetto Germano su quel terreno sottratto alla criminalità sono state spesso oggetto di intimidazioni, danneggiamenti, vandalismo e persino estorsioni.
«Il terreno da cui è partito l’incendio – ha detto Cifuni- è incolto e abbandonato a se stesso da anni, non l’ho mai visto pulito. Il vento è stato ‘complice’ di quanto accaduto, ma non me la sento di dire che questa volta ci sia stata premeditazione. Questo però non cancella l’amarezza per aver visto andare in cenere anni di sacrifici e perduto attrezzatura acquisita e acquistata per i nostri progetti».
Cifuni ha anche lanciato un appello sui social.
«In molti hanno detto in passato di essere a disposizione per le nostre iniziative. In realtà ci siamo spesso ritrovati soli. Se c’è volontà di dare una mano, questo è il momento migliore. Intanto sporgo denuncia e tra qualche giorno deciderò come e se andare avanti».