SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE – Ha un volto ed un nome l’uomo che lo scorso 1 ottobre ha aperto il fuoco, in pieno centro a Sant’Eufemia, contro quello che presumibilmente era il suo rivale in amore.
Cosmo Modafferi, 45 anni, di Sant’Eufemia d’Aspromonte, è stato ritrovato questa mattina all’interno di un casolare abbandonato tra i boschi aspromontani, nel corso di una perquisizione portata avanti dagli agenti del Commissariato di Polizia di Palmi e dai Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni.
Intorno alle 20 del primo ottobre scorso l’uomo, armato di fucile a pallettoni, si era avvicinato al bar “Aspromonte”, dove all’esterno si trovava Salvatore Gentiluomo; lo ha visto, scrutato ed ha subito dopo aperto il fuoco contro di lui, ferendolo in maniera per fortuna non grave alla gamba ed al piede sinistri.
Da quel momento si era persa ogni traccia di Modafferi, e nonostante la gente avesse visto (fuori il bar a quell’ora c’erano diverse persone), per mesi nessuno ha voluto riferire alcunché ai Militari dell’Arma ed agli Agenti di Polizia che indagavano a tutto campo.
L’uomo era però stato identificato, dal momento che, proprio poche settimane prima dell’episodio della sparatoria, tra Gentiluomo ed il suo attentatore era scoppiata una rissa in piazza, durante un concerto di chiusura della festa di paese; sembra che tra i due vi fosse dell’astio dovuto ad una donna che entrambi si contendevano.
Il paziente lavoro di indagine, svolto dagli uomini del Commissariato di Polizia di Palmi e dai Carabinieri della Compagnia di Villa San Giovanni, ha finalmente portato al ritrovamento di Modafferi, che si trova adesso in carcere a Palmi dove entro 48 ore si terrà l’interrogatorio di garanzia.
Viviana Minasi