Riceviamo e pubblichiamo:
Nel rispondere al comunicato del Sindaco di Polistena mi limiterò semplicemente a censurare e non replicare a quel livore con il quale, lo stesso ha voluto affondare attacchi alla mia persona che ritengo gravemente lesivi della mia dignità oltreché della mia attività istituzionale – ma anche oltraggiosi nei confronti dei miei cittadini e di tutti i residenti della Piana, dei loro diritti e delle loro legittime aspettative ad una Sanità pubblica più giusta ed equa per tutti – perché ritengo non riguardino l’interesse generale, e forse non sono neanche l’effettivo pensiero del Sindaco Michele Tripodi che in genere “non è quasi mai astioso con chi la pensa semplicemente in maniera differente da lui”, ma sia un semplice tentativo per portare la discussione molto distante dai veri problemi, anche se contro ogni logica di democratico confronto e discussione.
Infatti chi mi insulta e mi definisce sciocco, strisciante e meschino sa benissimo che da anni con chiarezza e fermezza sostengo la realizzazione dell’Ospedale Unico al Centro della Piana e che nel farlo lascio da parte ogni campanile, ipotizzando la chiusura di tutte le strutture vecchie ed obsolete del nostro territorio, compreso Gioia Tauro e Polistena, che se qualcuno ancora non se ne fosse accorto, come il collega di Michele Tripodi, si reggono su strutture ben lontane da standard di sicurezza e standars sanitari degni di un paese civile, probabilmente prive di adeguamenti sismici e relativi collaudi, e quindi potenzialmente pericolose per l’incolumità stessa dei pazienti. Ma su questi aspetti ad oggi, nonostante l’evidenza nota a tutti, si è calato solo un muro di omertoso silenzio.
Inoltre, riflettendo, la cosa strana e quasi paradossale è che l’unica cosa che si può definire strisciante e meschina è l’azione politica di chi ha sovvertito la volontà, democraticamente espressa di 24 sindaci della Piana che avevano stabilito di voler realizzare l’Ospedale Unico al centro della stessa, io al riguardo, portando avanti tale decisione, mi sono sempre battutto per il rispetto della legalità e della democrazia ricercando l’ìnteresse di tutti i cittadini della Piana. E quei pochissimi, che per interessi di campanile hanno sovvertito tale decisione democraticamente assunta, nel farlo hanno adoperato ogni tipo di menzogna , come quella di chi fino a poco tempo fa dichiarava, sostenendo il contrario di quanto io ho sempre affermato, che i terreni dell’ospedale di Palmi fossero gratuiti, mentre sappiamo tutti che fino ad oggi sono costati alla Regione circa 230 mila euro ma la Corte dei Conti, ultimamente, li ha stimati in un prezzo non inferiore a 350 mila .
E’ importante che si sappia che i terreni circa 17 ettari, già di proprietà della Regione Calabria in zona centrale rispetto a tutta la Piana ci sono già, e precisamente lungo la provinciale Gioia Tauro- Rizziconi, in territorio di quest’ultima cittadina, proprio nelle vicinanze del ponte dell’autostrada, e, come dicevo, sono già di proprietà della Regione, Assessorato all’Agricoltura, dove allo stato vi è solo un Centro Sperimentale. Questo sarebbe un bel risparmio per la Regione di oltre 350 mila euro.
Non riesco ancora a capire, pur sforzandomi, la logica portata avanti dalla Regione Calabria che è la stessa dell’ex governatore Agazio Loiero, dalla sua Asp 5 di Rc e condivisa dal Sindaco Michele Tripodi con la quale si dice di voler puntare, con la costruzione del nuovo ospedale a Palmi, su due centri esterni, uno sulla costa e uno nell’entroterra e si decida invece oggi di puntare tutto sull’ospedale di Polistena periferico rispetto al centro della Piana. Perché, nell’attesa della realizzazione del nuovo Ospedale, allora non puntare già da oggi su due centri (Gioia Tauro e Polistena) equilibrando il peso di entrambe le strutture? Questo apparirebbe giusto per tutti, Perché voler negare il diritto ad una sanità efficiente ed efficace e razionalmente adeguata ai cittadini dell’area del porto e della costa sulle quali aree insiste la stragrande maggioranza della popolazione della Piana?
Quindi, in attesa dell’Ospedale unico della Piana – per me e per altri 24 Sindaci da costruire al centro della stessa – rivendico con forza pari dignità per le due strutture di Gioia Tauro e Polistena in modo da garantire il diritto alla salute per tutto un territorio con più di 100.000 abitanti, territorio che insiste sull’area strategica più importante della Calabria che è il Porto di Gioia Tauro, con migliaia di operai che lavorano in una vera e propria polveriera infortunistica e quindi necessitano proprio a Gioia Tauro di quell’emergenza urgenza che non può essere trasferita in altri luoghi. Ricordo a me stesso e a tutti che si sta discutendo dell’area maggiormente strategica per l’intera Calabria che non può assolutamente rimanere per ogni emergenza urgenza senza la struttura ospedaliera più vicina e di riferimento che è il nosocomio Giovanni XXIII di Gioia Tauro.
Il Sindaco di Gioia Tauro
Avv. Renato Bellofiore