A Sasso Marconi (BO), nell’affascinante cornice della Fattoria Zivieri, nell’ambito dell’evento “Salami d’Italia”, si sono svolte finali di assoluta eccellenza del Campionato Italiano del Salame 2022 (edizione n°15) organizzato dall’Accademia delle 5T. Quest’anno il primo posto assoluto per la migliore ‘Nduja è andato al salumificio Ioppolo di San Giorgio Morgeto.
Risultato straordinario che ha confermato quello che accade ormai da diversi anni per quest’azienda calabra che si conferma come uno dei migliori produttori di insaccati della nostra regione e non solo.
D’altronde la Calabria, terra piena di sapori con i suoi 800 chilometri di costa a cui si accompagnano altopiani e montagne che vanno dal dal Pollino e terminano a sud con l’Aspromonte, regala dati geografici unici ed è facile intuire come i prodotti tipici calabresi -benché variegati e diversi fra loro – siano capaci di raccontare un territorio incredibile.
È in questi straordinari territori , in un borgo ai piedi dell’Aspromonte, che opera e lavora la famiglia Ioppolo titolare dell’omonimo salumificio di San Giorgio Morgeto. La lunga storia della famiglia, ha avuto inizio negli anni ’40 quando la lavorazione delle carni avveniva in modo artigianale che possiamo definire “casalingo”.
Successivamente, negli anni, la trasformazione del prodotto, pur mantenendo il carattere artigianale, si è evoluta grazie all’impiego di nuove tecnologie e alla specializzazione nella lavorazione delle carni suine. In tale situazione le maestranze del salumificio IOPPOLO prestano particolare attenzione e cura a tutti i passaggi che portano alla produzione di questo straordinario insaccato.
Una primaria attenzione viene prestata alla selezione dei suini i quali provengono da allevamenti calabresi. A questo si aggiunge l’utilizzo di materie prime semplici e naturali come ad esempio sale marino di Cervia abbinato a spezie selezionate a tutto questo si aggiunge lo stuzzicante peperoncino prodotto esclusivamente in Calabria, tutti elementi essenziali che hanno permesso al salumificio di aggiudicarsi l’ambito premio.
L’Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Trasparenza, Tracciabilità), promotrice dell’evento, è un’associazione culturale senza scopo di lucro costituita da aziende e persone che producono, vendono o somministrano prodotti agroalimentari legati al territorio e che si distinguono per tradizione e/o tipicità.
Contadini, commercianti, ristoratori, casari, norcini, maestri distillatori, vignaioli, fornai, pastori… e quant’altri, compresi enti pubblici, consorzi, imprese che hanno fatto una scelta di campo coraggiosa e più faticosa, si sono uniti per promuovere, tutelare e diffondere il buono, sano e naturale.