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San Giorgio Morgeto, celebrato il 63esimo anniversario della morte del Carabiniere Scelto Camarda

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In occasione del 63° anniversario della morte del Carabiniere Scelto Pasquale Camarda, alla presenza di S.E. il Prefetto della Provincia di Reggio Calabria, Dott. Massimo Mariani, del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri di Reggio Calabria, Col. Marco Guerrini e di altre autorità militari, giudiziarie e civili, nonché del Sindaco di San Giorgio Morgeto e dei familiari del Carabiniere, l’Arma dei Carabinieri ha voluto ricordare il militare caduto con la deposizione di una corona di alloro presso il largo a lui intitolato a San Giorgio Morgeto e con la celebrazione della Santa Messa officiata da S.E.R. Mons. Francesco Milito, Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina – Palmi e dal Cappellano Militare Don Aldo Ripepi. 

Arruolato nell’Arma dei Carabinieri il 9 febbraio 1948, il Car. Sc. Camarda Pasquale, nato a Oliveri (ME) il 21 dicembre 1927, dal 6 maggio 1956 prestò servizio presso la Stazione Carabinieri di San Giorgio Morgeto, dove si distinse per la sua determinazione e la grande professionalità.

Il 3 gennaio 1960, nel corso di un servizio di controllo del territorio, entrò insieme al Comandante interinale della Stazione all’interno di un bar di quel centro, avendo notato la presenza di tre pregiudicati del luogo in compagnia di due forestieri. Uno di questi ultimi, alla vista dei militari, minacciò il sottufficiale puntandogli una pistola al fianco. Di conseguenza, il Carabiniere Scelto Camarda reagì ingaggiando un conflitto a fuoco e ferendo uno dei due aggressori dando così modo al superiore di sottrarsi alla minaccia. Nel corso della sparatoria fu tuttavia colpito mortalmente. 

Per l’altissimo senso del dovere dimostrato, il Presidente della Repubblica ha conferito alla memoria del Carabiniere Scelto Pasquale Camarda la “Medaglia d’Argento al Valor Militare”.

Il Carabiniere Scelto Camarda, già qualche tempo prima dell’evento fatale, aveva dato prova di coraggio e di abnegazione, facendo scudo con il proprio corpo a una bambina che casualmente si era trovata a passare in una contrada dove era in corso un conflitto a fuoco tra i Carabinieri e alcuni malfattori. Un evento, quest’ultimo, ricordato dalla protagonista nel corso della cerimonia e che è stato oggetto di riflessioni da parte degli studenti delle scuole di San Giorgio Morgeto.

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