Era stato denunciato nel marzo 2019 da un consigliere comunale in carica, durante li suo primo mandato come sindaco di San Giorgio Morgeto, il dottore Salvatore Valerioti, accusato del reato di omissione di atti di ufficio per non avere ordinato ad alcuni cittadini la rimozione e lo smaltimento di manufatti in amianto. Oggi, 18 ottobre, dopo varie udienze, Valerioti è stato assolto dal Tribunale di Palmi perché il fatto non sussiste reato.
Ricostruendo quanto avvenuto, dopo la denuncia del marzo 2019, nel luglio del 2019 Valerioti viene rinviato a giudizio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi‚ imputato in base all’articolo 328 del Codice Penale. Nel luglio del 2020 si è volta la prima udienza del processo e nel mese di marzo 2021 la commissione prefettizia che guida l’Ente si costituisce parte civile nel procedimento contro il sindaco.
Il 7 novembre del 2021 il dottore Valerioti viene rieletto sindaco di San Giorgio per il suo secondo mandato.
Dopo varie udienze e l’escussione di diversi testimoni, in data odierna, 18 ottobre 2023, il Tribunale di Palmi ha espresso il suo giudizio. La Corte, presieduta dal dottore Jacinto, con l’avvocato di parte civile avv. Giulio Varone in sostituzione dell’avv. Carlino, ha sentenziato piena assoluzione dell’imputato perché il fatto non costituisce reato. Già il Pubblico Ministero dottore Lanni aveva chiesto nel corso del dibattimento l’assoluzione del Sindaco Valerioti, difeso dagli avvocati Guido Contestabile e Francesco Giovinazzo.
Si conclude dunque nel migliore dei modi per il Sindaco di San Giorgio Morgeto una vicenda che lo ha visto involontario protagonista e che lo stesso ha sempre affrontato con serenità con la consapevolezza che la giustizia nella quale ha sempre confidato avrebbe fatto il suo giusto corso per ristabilire la verità e la correttezza dei suoi atti amministrativi, contro le vendette politiche tentate dal suo accusatore e dai suoi suggeritori.
«Adesso attendo di leggere le motivazioni della sentenza per valutare insieme ai miei legali al denuncia per calunnia nei miei confronti» chiosa Valerioti a margine della vicenda.