HomeCronacaSan Ferdinando: 7 colpi di pistola contro l'auto del sindacalista Rizzo

San Ferdinando: 7 colpi di pistola contro l’auto del sindacalista Rizzo

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Giuseppe Rizzo, sindacalista Uil

SAN FERDINANDO – (22 luglio 2011) Grave atto intimidatorio nella notte a San Ferdinando. Sette colpi di pistola hanno raggiunto l’auto del dirigente sindacale della Uil Giuseppe Rizzo.

I colpi calibro 7.65 hanno forato l’autovettura, una Opel Astra station wagon, causando seri danni sia alla carrozzeria che ai parabrezza.

La macchina era parcheggiata nei pressi della casa del sindacalista, nella frazione del “Villaggio Praia” di San Ferdinando, dove Rizzo risiede insieme alla sua famiglia. Il sindacalista ha subito denunciato l’accaduto alla Polizia di Gioia Tauro che ha avviato le indagini. Rizzo, che è anche segretario regionale della Uil Trasporti, è impegnato in prima linea nella difficile vertenza del porto di Gioia Tauro.

Ieri, fino a tarda sera ha preso parte all’ennesimo incontro tra i sindacati e l’azienda. Ma Rizzo nell’ultimo periodo ha seguito anche altre vertenze molto calde: Piana Ambiente e Acquereggine su tutte.

Le indagini sono condotte da personale della Polizia di Gioia, guidato dal dirigente Francesco Rattà che sta cercando di inquadrare l’episodio per risalire alle dinamiche e ai possibili moventi del fatto criminoso. Allo stato nessuna pista può essere esclusa.

Immediata la Reazione di sdegno della Uil Regionale che in una nota scrive “la SegreteriaRegionale Uiltrasporti colpita dalla grave notizia del vile e codardo atto intimidatorio nei confronti del  proprio dirigente, membro di Segreteria Regionale, Giuseppe Rizzo , esprime a  lui profondo affetto e totale vicinanza e solidarietà.

Evidenzia e rimarca la sensibilità umana e l’ottima capacità professionale che lo ha sempre contraddistinto nei rapporti interpersonali e soprattutto nello svolgimento dell’attività sindacale, svolta sempre con serietà, impegno e spirito di servizio nei confronti dei lavoratori.

La Segreteria Regionale,  conferma che tali atti non faranno mai venire meno  il proprio totale impegno a difesa dei diritti dei lavoratori e della legalità,  principi irrinunciabili per poter rappresentare con dignità e serietà le migliaia  di associati alla Uil  ma, complessivamente tutti i lavoratori del settore trasporti”.

 

Alfonso Naso

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