“Salvini siamo con te, sei il nostro leader”.
Sono passate da tre minuti le 11.15 ed un’auto blindata con a bordo il Ministro dell’Interno Matteo Salvini si ferma in via Concordato a Palmi. Il Ministro scende ed è accoglienza da stadio: decine di persone lo attendono con striscioni e magliette “brandizzate” #iostoconsalvini.
La giornata del Ministro e vice Presidente del Consiglio dei Ministri è iniziata presto: jogging sul Lungomare di Reggio Calabria, brioche e granita con panna e poi di corsa a Palmi, dove ad attenderlo c’è un dispiegamento di forze di polizia che già dalle prime luci dell’alba sono state impegnate in operazioni di bonifica della zona.
Scende all’auto, saluta la folla che lo acclama ed entra nel giardino. Si ferma con i giornalisti, risponde ad alcune domande. Su quelle più scomode glissa, preferisce non rispondere. Nessun caso Furgiuele, niente da dire sui 49 milioni di euro che la Lega deve dare allo Stato e pugno duro con la ‘ndrangheta e gli immigrati irregolari.
Mentre visita l’immobile, fuori alcuni ex lavoratori del Porto di Gioia Tauro, licenziati lo scorso anno, espongono degli striscioni. Chiedono aiuto. E Salvini, dopo il giro dello stabil e la cerimonia di consegna alla Polizia di Stato, si svincola dal pressing dei giornalisti dicendo: “Basta, abbiamo parlato parecchio, devo andare dai portuali”.
Esce e si nuovo si levano decine di voci: “Matteo siamo con te! Sei grande Matteo, ti vogliamo così!”.
Si avvicina a loro, firma autografi, scatta selfie con le persone che lo acclamano e si ferma ad ascoltare un ragazzino disabile, che ha un messaggio per lui: “Sei speciale Matteo”.
Raccoglie gli ultimi applausi, qualcuno gli fa qualche regalo e consegna delle lettere, poi va via. Come una vera star.