SAN FERDINANDO – Occupavano abusivamente un terreno di proprietà di Telecom, in località “Albano” dove avevano realizzato opere edili abusive.Per questo motivo sono stati sequestrati gli immobili e denunciati diversi esponenti della famiglia Bellocco.
Negli Immobili costruiti abusivamente, trovavano dimora cittadini bulgari. Pertanto, i carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro guidati dal capitano Ivan Boracchia, su impulso della Procura della Repubblica di Palmi, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di beni immobili, emesso dal Tribunale di Palmi, dal gip Luca Colitta, su richiesta del sostituto procuratore Giulia Pantano.
Le persone denunciate, fra cui alcuni pregiudicati, risultano appartenenti, a vario titolo, alla cosca Bellocco, operante nei comuni di Rosarno e San Ferdinando.
Le attività investigative hanno avuto inizio grazie alla denuncia di Telecom nei confronti di ignoti. Ciò ha permesso agli investigatori di individuare e deferire all’autorità giudiziaria, per i reati di invasione di fondo e varie violazioni della normativa edilizia, il pregiudicato di San Ferdinando, Giulio Bellocco, classe ’51, già sorvegliato speciale, Aurora Spanò, classe ’47, è pregiudicata per il reato di usura; Berto Bellocco, di 26 anni, pregiudicato per detenzione di armi e reati contro il patrimonio e, ancora, Francesco Antonio Rao (46 anni), Serafina Cento (42), Vincenzo Nasso (57).
Gli indagati, tutti legati da stretti rapporti di parentela, avevano costruito un fabbricato ad uso abitativo, della superficie di 140 mq, con relativa recinzione con un muro in blocchi di cemento alti due metri. Una attività di abusivismo piena, dato che il terreno era di Telecom e le case, costruite abusivamente, venivano fatte occupare da bulgari. Le indaginidegli investigatori faranno luce su tutta la vicenda.
Angela Corica