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Rosarno: si sono dimesse le consigliere di maggioranza Borgese e D’Agata

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Grace D'Agata
Grace D’Agata
ROSARNO – La nomina dei nuovi assessori Bruzzese e Italiano e la conseguente defenestrazione di Pasquale Calarco, avvenuta ormai due giorni fa, ha rotto gli equilibri già molto precari all’interno della compagine amministrativa rosarnese.
Oggi con le dimissioni delle consigliere del Pd Grace D’Agata e Maria Borgese, è arrivata la prima presa di distanza ufficiale dal sindaco Tripodi e dalle sue decisioni.
Maria Borgese
Maria Borgese
«E’ arrivato il momento di mettere fine ad un rapporto di fiducia e di concordanza politica che è venuto meno in maniera irrecuperabile – scrivono in una nota le due consigliere – chiediamo scusa ai nostri elettori, ma esiste una linea oltre la quale si rischia di non essere onesti e coerenti con se stessi. Le dimissioni dalla carica di consigliere comunale sono inevitabili per non cadere nell’incoerenza e nel cinismo che non ci appartengono. La nostra lealtà – proseguono – ci impedisce di legare la nostra decisione alla interruzione di questa legislatura, e pertanto le nostre dimissioni non metteranno fine a questa esperienza amministrativa. Non possiamo, tuttavia, esimerci dal prendere le distanze da una situazione politica nella quale non ci riconosciamo più e per la quale abbiamo concorso affinché fosse diversa».

Il dissenso è espresso in modo chiaro ed è riferito alla nomina dell’indipendente Francesco Bruzzese. «Ci rammarichiamo – chiariscono – del fatto che la nostra scelta avvenga in concomitanza con l’ingresso in giunta del capogruppo Filippo Italiano, cui ci lega un rapporto di stima e grande affetto, ma per quanto la cosa possa dispiacere, non possiamo proseguire su una strada che non sentiamo più nostra, soprattutto per le modalità con le quali è stata percorsa. Un pensiero, inoltre, all’ex assessore Pasquale Calarco, che avrebbe quantomeno meritato un trattamento diverso, più consono al suo garbo e a quelle regole non scritte della politica cui ogni individuo che si occupa della cosa pubblica deve tendere.

«Ci auguriamo – concludono le due consigliere – di non dover ritornare sulle motivazioni di questa nostra sofferta e irrevocabile decisione per evitare un dibattito di cui, come altre cose ormai passate alla storia recente, nessuno sente il bisogno». Difficile che questo augurio possa trasformarsi in realtà considerato che il sindaco Tripodi ha convocato per questo pomeriggio una conferenza stampa in cui inevitabilmente si parlerà delle dimissioni di questa mattina.

Le nuove nomine e le dimissioni di questa mattina porteranno nell’assemblea rosarnese quattro nuovi consiglieri: Annamaria Ventre, Francesco Comandè, Giovanni Barone e Diego Cutrì.
Lucio Rodinò

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