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Rosarno, progetto A di Città: Bisogna educare al bello

ROSARNO – È partito nel migliore dei modi il “Festival della Rigenerazione Urbana “A di Città”, che si concluderà sabato 29 settembre con la “Festa della città per la città” (alla quale prenderanno parte tutte le associazioni presenti a Rosarno), seguita da un’assemblea aperta e dall’esibizione dei bambini del “gruppo folcloristico” dell’Istituto scolastico “E. Marvasi”.

Il via ufficiale ai lavori è stato dato dal “Workshop internazionale di Rigenerazione Urbana” svoltosi domenica in piazza “Montecassino, nel corso del quale i rappresentanti del mondo associazionistico, istituzionale e della società civile, hanno spiegato ai partecipanti la storia e le peculiarità della cittadina medmea. La prima giornata si è conclusa con una passeggiata tra le vie del popoloso rione “Casenuove” e con una “cena di quartiere” allietata dalla musica di Pascal Ghamo (festa in collaborazione con la parrocchia Maria SS Addolorata, in occasione dei festeggiamenti di S.Pio da Pietrelcina)

I lavori al "Rigettacolo"

Lunedì è stata la volta della Lectio Magistralis del prof. Javier Abarca (Università di Madrid) su “Arte e rigenerazione urbana” mentre  alla serata di ieri hanno preso parte Arturo Lavorato e Felice Costabile, con la proiezione del loro film “In attesa dell’avvento” ed in seguito è stato intrapreso un proficuo dibattito con gli autori a cura di Domenico Mammola (Calabria Ora).

Il tema affrontato stasera, a partire dalle 21 presso piazza “Mercato”, sarà invece  “Lo sguardo sulla città” con le visioni di Felice D’Agostino (regista), Gianluca Sapio (archeologo), Aldo Zucco (scenografo), Ivan il poeta di strada, Pino Romeo (urbanista), Vito Teti (antropologo) intervistato da Michele Albanese (Il Quotidiano della Calabria) e le poesie di Salvatore Facciolo e Dispina Ivasenko e  la musica di Kyle.

Grande soddisfazione per l’andamento dei lavori è stata manifestata da Francesco Bonelli, assessore alle “Politiche Giovanili del comune di Rosarno: «i miei complimenti vanno agli organizzatori del Festival – ci ha tenuto a chiarire il membro di giunta –  i quali, in collaborazione con l’amministrazione comunale, l’Università di Ferrara, il Laboratorio Abita-Lab dell’Università di Reggio Calabria, il Collectif Etc di Strasburgo e con la partecipazione di artisti provenienti da diversi Paesi europei, (con l’obiettivo di rigenerare l’area del Ricettacolo, Piazzale Genova e Piazza Mercato), hanno saputo dare uno slancio vitale a questo popoloso quartiere (Casenuove) ed a tutta la città».

Passeggiata rione "Casenuove

Secondo Bonelli, i frutti di questo ambizioso progetto saranno colti nel tempo, visto che il fine ultimo del comitato organizzatore «è quello di inculcare nella mente dei cittadini l’idea del bello ed in senso stretto il concetto dell’amore e del rispetto per il luogo in cui si vive». L’idea è quindi quella di responsabilizzare la cittadinanza, mettendo in atto un vero e proprio «stravolgimento delle idee che porti ad una maggiore cura per le piccole cose, in modo da far nascere, nei singoli individui, quel rispetto per il proprio rione che, unito al senso comune, sta alla base del rispetto per il posto in cui si vive».

L’obiettivo finale del progetto “A di Città” è quindi quello di modificare le abitudini dei giovani rosarnesi, accrescendo il senso di responsabilità, in modo da poter salvaguardare i beni pubblici del paese dando alle giovani generazioni quel senso di vivibilità che manca da tantissimo tempo.

Francesco Comandè

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