Riceviamo e Pubblichiamo:

ROSARNO – Dopo un valutazione della situazione creatasi nel PD in seguito alla costituzione di un gruppo di quattro consiglieri comunali guidati dall’avv. Italiano, che hanno insistentemente chiesto al Sindaco la revoca del mio incarico , nella giornata di ieri 2 Febbraio ho formalmente comunicato al Sindaco “ la mia decisione di rimettere nelle tue mani l’incarico a suo tempo assegnatomi”.
Il comunicato emesso dal Sindaco, quindi, corrisponde alle necessità della situazione attuale secondo la Sua visione, che io confermo in pieno in quanto suo sostenitore convinto.
Svolgo qualche considerazione solo per far capire ai miei “214 elettori” ed a tutti i cittadini , che in nessun modo io ho mancato al mandato affidatomi, ma che con disciplina, spirito di servizio e rispetto , ho accettato la richiesta del sindaco di entrare nella Giunta decadendo da consigliere a favore dell’Avv. Italiano.
Invece di onorare il mandato politico di capogruppo, l’avv. Italiano , sulla base di un pretesto e di una sua personale identificazione in una composizione satirica, ha organizzato un gruppo di quattro consiglieri che, minacciando di non presentarsi in consiglio e fare quindi cadere L’Amministrazione, ha chiesto le mie dimissioni rappresentando come fatto politico una mera contrapposizione di carattere personale. Grave responsabilità in questo è da attribuire alla Segretaria del PD di Rosarno, che ha scritto allo stesso Italiano dandogli ragione sulla base di insinuanti ed offensive considerazioni e contraddicendo la linea e lo statuto del PD.
Non ho replicato fin’ora per salvaguardare l’Amministrazione. Una volta però che il Sindaco ha preso la sua decisione mi corre l’obbligo di precisare:
- Il carattere strumentale delle accuse .
- La gravità del comportamento dell’avv. Italiano che in questo anno piuttosto che svolgere i suo ruolo ha attaccato proditoriamente il nostro Sindaco in una riunione tenuta a Lamezia dal Pd regionale senza averne titolo e senza parlarne al PD Rosarnese
- La richiesta insistente e reiterata di conoscere prima che fossero deliberate i contenuti degli atti della Giunta Comunale volendo svolgendo un compito di super visore e commissario della giunta stessa.
- La sua pretesa di essere candidato alla Presidenza di Piana Ambiente.
- La sua totale inerzia nella campagna elettorale per la Provincia.
- La richiesta di visibilità che in politica si traduce in posti di assessore o deleghe.
Il Sindaco, nell’accettare la sua richiesta ha deciso secondo un canone che solo a Lei spetta valutare; ha sicuramente voluto dare futuro e speranza alle attese suscitate in questo anno di lavoro difficile e particolarmente pericoloso per Lei. Io spero ardentemente che possa avere ragione e che l’appagamento di potere possa fare desistere i quattro consiglieri. La mia esperienza mi induce però a pensare secondo un vecchio canone democristiano che recita “chi pensa peggio fa peccato ma molte volte indovina”.
E’ probabile cioè che il gruppo di quattro consiglieri abbia attaccato me ma che l’obiettivo sia fare cadere l’Amministrazione Comunale ed il nostro amato sindaco, trovandosi in questo in numerosa ed inquietante compagnia. Ad Elisabetta Tripodi va infine il mio ringraziamento per avermi consentito di partecipare ad un disegno di cambiamento che io mi auguro possa essere portato avanti.
Ing. Michele Brilli
già Assessore Comunale di Rosarno