Riceviamo e Pubblichiamo:
“Togliamoci dalla mente che la nostra Regione possa avere un futuro industriale! Dobbiamo avere consapevolezza dell’evoluzione che c’è stata con l’avvento della Tecnologia. Ciò, ha comportato incessantemente un effetto sempre più riduttivo dell’impiego umano nelle produzione industriale manifatturiere; a questo aggiungiamo le conseguenze della globalizzazione col mercato libero, che hanno provocato, con l’immissione di quantitativi esorbitanti di merci rispetto alla potenziale domanda di fabbisogno internazionale, la saturazione dei mercati. Di fatto, oggi, ci ritroviamo in una situazione paradossale , acquistare delle merci di importazione costa molto meno di quanto costerebbe a noi produrla!
Cosa fare? E’ il momento di pensare seriamente, pensare all’avvenire dei nostri figli, dobbiamo avere la forza di reagire contro l’offuscamento che ci inibisce di pensare con concretezza, capire inculcandocelo nella testa che lo Stato siamo noi! E siamo noi che decidiamo chi deve amministrare per sostenerci nelle iniziative che necessariamente dovranno essere intraprese per riattivare il potenziale economico reale di cui il nostro territorio dispone. Abbiamo ciò che nessuno potrà mai portarci via, tutto ciò che serve per vivere Bene, il Clima! Unico e particolare che fa della Calabria la Regione d’ Italia dove tutto è possibile! L’acqua! Non ultima la messa in funzione della diga sul Metramo, inimmaginabile il benessere economico che potrebbe dare se bene utilizzata, e ancora, cosa non si può asserire di positivo a riguardo del territorio rurale Calabrese, la montagna, le coste e il mare guardato dalle perle turistiche che vi si affacciano.
Potremmo continuare all’infinito elencando le peculiarità della nostra terra. Perché quindi una buona volta non dobbiamo pensare concretamente? Siamo una Regione che potrebbe prosperare solo di agricoltura, “solo in Calabria possono essere coltivati produzioni agricole con risultati eccellenti da essere richiesti in ogni angolo del globo” (ci sono Nazioni che proliferano basando la loro economia esclusivamente sull’agricoltura) mettiamoci anche il Turismo con anche le realtà archeologiche, pensando a ciò che questi Comparti produttivi produrrebbero anche come economia indotta.
Dobbiamo essere solidali, agire con buon senso anteponendo ad ogni azione, etica e rispetto verso il prossimo, inorgogliendo la “Calabresità” che sta in ognuno di noi , tutto ciò nessuno mai ce lo potrà portare via, è vero! Ma, non dobbiamo permettere che venga danneggiato e compromesso dall’irresponsabilità .
La Calabria è dei Calabresi, quei Calabresi che preferiscono strutture di lavorazione dei rifiuti differenziati da riutilizzare che producano occupazione e lavoro, piuttosto che ammassamenti di rifiuti indifferenziati da esportare, quei Calabresi che preferirebbero Programmi Regionali di sviluppo compatibili con le reali esigenze dei territori e sostenibili finanziariamente, quei Calabresi che preferiscono alla realizzazione di un rigassificatore, cento attività produttive che effettuino l’intera filiera di lavorazione delle nostre produzioni , quei Calabresi che vorrebbero essere rappresentati con dignità e rispetto“.
Gaetano Rosarno Attivista M5S Piana