
ROSARNO – Michele Brilli ha rassegnato le dimissioni dalla sua carica amministrativa «in pieno accordo con il Sindaco e con il medesimo spirito di servizio che ha caratterizzato la sua attività in questi 13 mesi». Elisabetta Tripodi, primo cittadino del comune medmeo, in una stringatissima nota stampa, liquida una volta per tutte i malumori che hanno contraddistinto il PD rosarnese nelle ultime settimane.
Il circolo territoriale rosarnese del partito di Bersani era di fatto spaccato in due a causa di alcuni contrasti “Facebokkiani” avvenuti, una decina di giorni fa, tra l’ing. Brilli e l’avv. Pippo Italiano che, supportato da quasi tutto il gruppo consiliare, aveva annunciato, con una lettera aperta, le proprie dimissioni dalla carica di Capogruppo in consiglio comunale.
Ufficialmente, la diatriba si sarebbe accesa a causa di alcuni versi “sarcastici” (postati dal membro di giunta) ai danni dello stesso Italiano, della consigliera Grace D’Agata, del dirigente locale del Pd Giacomo Giovinazzo e di alcuni iscritti al partito (vicini a questo gruppo), in conseguenza ad un acceso scambio di opinioni.
Successivamente, dopo essere stata messa ai voti, il Direttivo del Pd aveva escluso la presunta «incompatibilità politica» dell’assessore Brilli, causando, come reazione a catena, il passo indietro di Italiano, conseguenza di una «sconfitta della propria linea politica», arrivato, a causa «di una mancata scelta chiara e netta dei dirigenti del Pd» tra Brilli ed il gruppo consiliare.
Risultato: la frattura tra Filippo Italiano (supportato da 4 consiglieri piedini) e Brilli è divenuta, giorno dopo giorno, insanabile. A far calmare le acque ci aveva provato anche Stefania Mancuso, segretaria del Pd rosarnese, la quale in un comunicato stampa ribadiva «la totale distanza dai comportamenti – riferendosi ai commenti inoltrati su Facebook dall’ass. Brilli – non congrui al codice etico non solo del partito, ma delle civili relazioni sociali che regolano la vita quotidiana di ognuno».
Stamattina, dopo una settimana concitata che ha visto la fine di ogni rapporto di reciproca fiducia e di leale convivenza partitica, l’ing. Brilli ha deciso di colmare la voragine creatasi rassegnando “civilmente” le proprie dimissioni. Restano però aperti due importanti interrogativi: in vista dell’imminente consiglio comunale, Pippo Italiano tornerà sui suoi passi archiviando le sue dimissioni da capogruppo? Chi andrà a ricoprire il posto di Brilli? Il Pd deve agire in fretta, ricucendo gli strappi che, se protratti oltre, potrebbero danneggiare l’immagine dell’intera maggioranza di governo cittadino.
Francesco Comandè