
ROSARNO – La proposta dell’assessore provinciale Giovanni Calabrese, in merito alla formulazione del “Piano di organizzazione della rete scolastica pianigiana”, non è piaciuta alla giunta comunale di Rosarno,
che ha fatto quadrato attorno all’appello, di Elisabetta Tripodi e Michele Brilli (assessore alla P.I.), di salvaguardare l’autonomia dello storico Circolo Didattico “E. Marvasi”.
Secondo la legge Gelimini 111/2011, «per garantire un processo di continuità didattica nell’ambito dello stesso ciclo d’istruzione, le scuole dell’infanzia, le primarie e le secondarie di I° grado dovranno essere aggregate in “Istituti Comprensivi”, che, per mantenere l’autonomia, dovranno essere costituiti da un minimo di 1000 alunni (500 per comuni montani, piccole isole ed aree con specificità linguistiche)».
La proposta di Calabrese è quella di accorpare la “Marvasi” a Laureana, facendole perdere l’autonomia e scontentando, oltre che Rosarno, anche il comune di San Ferdinando il quale chiedeva, nell’ottica del criterio di unità territoriale, di poter aggregare il proprio Istituto Comprensivo “Vizzone” ai circoli didattici medmei. Scelta quantomeno discutibile, quella paventata dall’assessore provinciale, se si pensa che il criterio primario adottato dall’Ente a cui fa capo, è quello dell’unità territoriale da privilegiare ad ogni costo.
Lo schema proposto dalla giunta rosarnese garantiva, invece, la piena autonomia degli istituti cittadini, accorpando la “Marvasi” e la “M. Zita” all’Istituto Secondario di I° grado “Scopelliti-Green”, scelta, questa, che avrebbe salvaguardato 2 dirigenze su tre (la “Marvasi” e la “Scopelliti-Green”).
La proposta dell’assessore Calabrese, tende invece a penalizzare Rosarno «facendoci perdere due dirigenze su tre – ha chiosato Elisabetta Tripodi nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio – e mantenendo solamente quella della “Scopelliti-Green”. Si va inoltre contro la volontà di San Ferdinando, che chiedeva l’unione con i nostri circoli e che, invece, verrà accorpata a Gioia Tauro (a tutto vantaggio di quest’ultima), favorendo anche Laureana (che, come capoluogo, ha solo 183 alunni per le scuole d’infanzia/primaria e secondarie di primo grado). Da sottolineare che prendendo in considerazione la nostra proposta – ha concluso la Tripodi – non c’è il rischio di mettere a repentaglio Laureana, le cui scuole sono già accorpate a quelle di Serrata e San Pietro di Caridà, comuni montani che godono dell’abbattimento del 50% del numero di alunni (500 anziché 1000)».
«Se il criterio privilegiato dalla provincia è quello della territorialità, con questa proposta non fanno altro che andare contro se stessi – ha spiegato l’assessore Brilli – trattandosi di una scelta che va contro i voleri dei comuni interessati. Bisognerebbe invece salvaguardare l’unità territoriale, ed in virtù di ciò ci batteremo affinchè venga mantenuta l’autonomia dell’Istituto “Marvasi”».
Dopo aver promesso di impegnarsi a portare avanti tutti i ricorsi (fino all’ultimo grado) necessari a salvaguardare il bene della città, il sindaco ha concluso la conferenza stampa con un appello rivolto sia all’assessore provinciale Gaetano Rao che al consigliere di maggioranza Giovanni Arruzzolo, «spero che battano i pugni sui tavoli che contano, impegnandosi a salvaguardare l’autonomia del più antico e prestigioso istituto scolastico di Rosarno».
Francesco Comandè