Riceviamo e pubblichiamo:
Grande e giustificata soddisfazione per Giuseppe Idà, vicesegretario regionale dell’Udc Calabria, che è entrato a fare parte della Direzione Nazionale dell’Unione di Centro.
La nomina di Idà, che è uno dei tre calabresi a prendere parte al massimo organismo nazionale del Partito, può essere inquadrata come un legittimo riconoscimento per un dirigente che ha sempre militato nell’Udc fin dalle sue articolazioni giovanili, ed oggi ricopre la carica di Vicesegretario del partito calabrese.
Idà fa parte dell’ala del partito che fa riferimento all’ex ministro Giampero D’Alia, ed è considerato da molti uno dei giovani più vicini a Pierferdinando Casini.
La nomina di Idà può anche essere letta come un investimento per il presente ed il futuro, visto che si tratta di un avvocato trentaduenne che ha già scalato diverse posizioni all’interno dell’Udc ed è stato individuato nel novero di quei giovani che possono essere protagonisti di una nuova fase nel partito.
«La Direzione nazionale del partito – ha commentato a caldo Idà – deve lavorare da subito per plasmare ancora meglio la proposta politica che l’Udc presenta agli italiani per queste elezioni europee e complessivamente per il bene del Paese. Sono, ovviamente, grato a chi ha voluto la mia presenza in quest’organismo così importante che ci permetterà di dare nuovo impulso alla politica che, mai come in questi tempi, ha bisogno di idee, progetti e interventi rapidi. Da parte mia guarderò all’interesse nazionale e alla coesione interna del Paese, ma non posso dimenticare che sull’agenda del Partito, e di chi governa, la questione Mezzogiorno, e della Calabria in particolare, va affrontata con decisione e con la volontà di rendere protagonista un territorio ricco di potenzialità ma anche di criticità come quello calabrese. Per affrontare a testa alta tutte le sfide che la politica ha di fronte a sé, è necessario mobilitare energie nuove e proseguire, come sta facendo l’Udc, amalgamando esperienza e nuova linfa. Da questo punto di vista, come ho sempre fatto – ha concluso Idà – non farò mai mancare il mio contributo».