ROSARNO – Con la decisione del 37enne Giuseppe Tirintino, sono sette le persone coinvolte nel mondo criminale della Piana di Gioia Tauro che nell’arco degli ultimi dodici mesi hanno deciso di cambiare vita e di collaborare con la giustizia.
Si tratta di Piero Mesiani Mazzacuva, Lino Furfaro, Marino Belfiore, Vittorio Pisani, Pasquale Labate, Marcello Fondacaro e appunto Giuseppe Tirintino.
La notizia della collaborazione di Tirintino è stata pubblicata questa mattina da Angela Panzera su Cronache del Garantista Calabria.
Il 37enne residente a Rosarno collabora dal mese di luglio con la Dda di Reggio Calabria. Tirintino ha contattato la Procura mentre era in libertà. E’ probabile che l’uomo temesse per la sua vita e quella dei suoi familiari.
La collaborazione di Tirintino è diventata pubblica ieri quando i sostituti procuratori generali Matteo Centini e Fulvio Rizzo hanno depositato due interrogatori effettuati il 7 settembre e il 4 ottobre, nel fascicolo del processo d’appello scaturito dal processo Blue call – tramonto.
Tirintino ha alcuni precedenti penali ma nell’ultimo periodo sarebbe stato il titolare del negozio sportitalia a Rosarno.
Tutte le sue deposizioni riguardano il clan Bellocco, radicato nei comuni di Rosarno e San Ferdinando. Tirintino racconta ciò che sa su ogni elemento della ndrina e ammette di avere avuto contatti con molti di loro per lo spaccio di droga.
L’undici novembre si saprà se la Corte d’Appello acquisirà nel processo in corso i verbali degli interrogatori del nuovo pentito Giuseppe Tirintino.