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Rosarno: finisce in manette Rocco Bellocco

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Rocco Bellocco

ROSARNO – Pensava di essersi nascosto bene in un casolare nascosto tra gli agrumeti delle campagne di Rosarno, invece gli agenti del commissariato di Polizia di Gioia Tauro, insieme ai colleghi della Squadra Mobile di Reggio Calabria, gli stavano col fiato sul collo.

Così ieri pomeriggio Rocco Bellocco, classe ’52, pluripregiudicato per associazione mafiosa ed esponente dell’omonima cosca attiva a Rosarno, è stato localizzato ed arrestato, e trasferito in carcere, a Palmi.

L’uomo era finito all’interno di un’ attività d’indagine personale delle Squadra Mobili di Reggio Calabria e Bologna nel 2009, che aveva eseguito nei territori di rispettiva competenza 6 decreti di fermo di indiziao di delitto, emessi dalle Direzioni Distrettuali Antimafia delle due città, nei confronti di elementi di spicco della consorteria mafiosa dei Bellocco di Rosarno, tutti responsabili di appartenere ad una associazione per delinquere di stampo mafioso operante nella piana di Gioia Tauro con diramazioni in Emilia Romagna.

Secondo quanto emerso dall’operazione di polizia “Rosarno è Nostra”, le indagini avevano registrato una frizione tra le famiglie Bellocco e Amato, entrambe originarie di Rosarno, ma trasferitesi in Emilia Romagna. Quest’ultima famiglia chiedeva insistentemente la testa di alcuni sodali dei Bellocco, resisi responsabili della morte di Cosimo Amato, assassinato a Rosarno nel 1989, e di Mario Amato, scomparso presumibilmente a causa di un atto di “lupara bianca”.

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