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Rosarno, D’Agata e Borgese: «via per mancanza di fiducia nel sindaco»

Riceviamo e pubblichiamo:

Grace D'Agata
Grace D’Agata
Dopo diversi solleciti da parte nostra, e di alcuni membri del direttivo, finalmente la segretaria del circolo PD di Rosarno ha convocato il direttivo nella serata di lunedì 7 ottobre.

Come avevamo detto più volte, a chi ci chiedeva chiarimenti in merito alle dimissioni da consigliere, solo dopo aver comunicato la nostra posizione politica in direttivo, ci sentiamo libere di esternare la motivazione che ci ha portato alla sofferta decisione di abbandonare il Consiglio comunale. Lo dobbiamo, soprattutto, ai nostri elettori.

Maria Borgese
E’ venuto meno il rapporto di fiducia nei confronti del Sindaco, che abbiamo in questi tre anni sempre sostenuto lealmente. Nel merito della vicenda bisogna premettere che in una difficile riunione di gruppo consiliare Pd, tenutasi in data nove settembre scorso, è stata accolta una nostra proposta politica, che aveva l’intento di superare l’impasse provocata dalle proposte confliggenti di Sel e Bruzzese (Indipendente).

Sel chiedeva Pippo Italiano, capogruppo Pd, come assessore per occupare il posto libero promesso ai vendoliani. Ma a quel punto, il consigliere indipendente Bruzzese avrebbe chiesto un posto anche per sé, visto che 4 assessori Pd sarebbero stati troppi.

Si è pertanto reso necessario un sacrificio e la nostra proposta, per dare continuità all’amministrazione, era chiara: Pippo Italiano, capogruppo Pd e indicato anche da Sel, sarebbe entrato in giunta al posto di uno dei tre assessori in carica – il nome del sacrificabile era di pertinenza del sindaco – così da non squilibrare l’esecutivo.

A quel punto la soluzione di compromesso avrebbe accontentato Sel e, non sbilanciando la giunta a favore del Pd sarebbe venuta meno la pretesa di Bruzzese. Tale proposta, invece, è stata strumentalmente utilizzata dal sindaco per decidere l’entrata in giunta del consigliere Bruzzese, eletto tra le fila del Pd da cui è poi uscito per motivi politici, verso il quale non abbiamo nessun pregiudizio personale.

Una proposta sofferta, passata a maggioranza ma vanificata dal Sindaco, che ha stravolto la decisione da noi presa. Evidentemente il sindaco aveva già deciso che Bruzzese sarebbe stato nominato assessore a prescindere da tutto, tanto che noi lo abbiamo appreso soltanto dai giornali.

Questo la dice lunga sui modi e lo stile politico del primo cittadino. Forse non dovremmo meravigliarci, visto il modo con il quale è stato esautorato l’assessore Calarco.

Per noi quello che è accaduto è molto grave, tanto da non consentirci di continuare a condividere un percorso con chi accetta qualsiasi compromesso pur di continuare su una strada intrapresa. Leali fino alla fine, abbiamo preferito dimetterci piuttosto che sfiduciare il Sindaco e decretare la fine dell’amministrazione.

Chi ha un metro di giudizio diverso dal nostro, e quindi una soglia di sopportazione più alta, non ha comunque il diritto di valutare le nostre motivazioni come insufficienti.

Speriamo siano state finalmente e definitivamente spiegate le nostre ragioni, e giammai bollate come motivi personali ammantati da motivazioni politiche. Non abbiamo mai giocato a scacchi con il paese, non avevamo neanche il ruolo per farlo. Abbiamo dato sempre in tutte le occasioni il nostro contributo serio e disinteressato come si deve fare quando si rappresentano i cittadini. Evidentemente e dolosamente si vuole passare un tratto di penna su un lavoro che negli anni ci ha visto alzarci in consiglio a difesa del sindaco più volte, a battagliare contro il rigassificatore, a istruire delicatissimi interventi sulla questione idrica e operare affinché alcuni progetti per la città potessero vedere la luce.

Interveniamo nuovamente perché dobbiamo al nostro elettorato una risposta più dettagliata,per sgombrare definitivamente il campo da illazioni e maldicenze da parte di chi abbiamo sempre sostenuto e difeso con convinzione in tutte le occasioni, per noi è importante soprattutto la lealtà, il raggiungere lo scopo ma è altrettanto importante anche il modo con cui si tenta di perseguirlo.
Dott.ssa Maria Borgese
Prof.ssa Grace D’Agata

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