ROSARNO – Le risposte di Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno, in merito alle accuse di “presunta” incompetenza ed incapacità nel gestire i problemi di natura igienico-sanitaria e di ordine pubblico della città, non sono tardate ad arrivare. Aldo Borgese e Giacomo Saccomanno, capigruppo, in consiglio, delle liste civiche (di minoranza) “Patto di solidarietà” e “Città del sole”, hanno bocciato l’operato dei primi sette mesi dell’amministrazione di centrosinistra.
In un esposto indirizzato alla Procura della Repubblica, all’Asp di Palmi, alla Tenenza dei Carabinieri, al Comando dei vigili Urbani ed al sindaco del comune di Rosarno, hanno chiesto «che vengano eseguite le necessarie e dovute indagini per accertare l’esistenza o meno di responsabilità per la realizzazione di alcune discariche abusive, e comunque di un mancato ed adeguato controllo del territorio, oltre che di provvedimenti adeguati per prevenire lo stato di degrado ambientale e sanitario al fine di tutelare la salute dei cittadini». In merito alla vicenda, nel pomeriggio di ieri, la Tripodi ha indetto una conferenza stampa nella quale ha risposto, punto su punto, alle accuse indirizzatele.
«L’esposto inviato dai due membri del “Patto di Solidarietà” – ha esordito la Tripodi – è il primo che ricevo direttamente come sindaco. Cercano di sollevare problemi (inesistenti) di natura igienico-sanitaria e di ordine pubblico, accusando la sottoscritta di una presunta incompetenza ed incapacità nel gestirli, dipingendo un quadro della situazione che non ha riscontro nella realtà. Parlano di una Rosarno preda di problematiche dovute ad una cattiva gestione della cosa pubblica, lasciando intendere che queste fossero cose inesistenti fino all’insediamento del centrosinistra al palazzo municipale». Nell’ultima lettera si sostiene, inoltre, che la situazione sia diventata pericolosa, «nonostante i sorrisetti dispensati» dal sindaco Tripodi, «io sorrido perché ho la coscienza a posto – spiega l’amministratrice – sono serena e consapevole del fatto che la mia amministrazione stia lavorando bene. Non mi meraviglierei, comunque, se i miei sorrisi fossero interpretati come sintomo di stoltezza da parte di Borgese e Saccomanno, ed il fatto che abbiano inserito questo dettaglio all’interno di una denuncia indirizzata alla Procura, la dice lunga sulla misoginia e sul maschilismo imperante che li accompagna fin dalla campagna elettorale».
Venendo ai punti in questione, il primo cittadino ha spiegato che: «per quanto attiene ai locali (poco idonei) in cui è ospitata la Guardia medica, abbiamo chiesto all’Asp di poter usufruire dei locali dell’ex mattatoio, concessi loro, in comodato gratuito, dalla terna commissariale che ha retto il comune fino a gennaio 2011, in alternativa abbiamo auspicato di poter avere il permesso di intervenire, a nostre spese, per il risanamento dei locali dell’Inam, non agibili a causa della mancata manutenzione (durante gli anni) da parte della stessa azienda sanitaria, e siamo ancora in attesa di una loro risposta; il controllo del territorio, in tutte le sue diversificazioni, non deve essere sollecitato né richiesto, (semmai potenziato) in quanto attività preminente della Polizia Municipale e delle altre forze dell’ordine presenti sul territorio, che quotidianamente espletano un controllo assiduo urbano ed extraurbano; Relativamente alle zone urbane, non risulta la presenza di “fogne a cielo aperto”, né di situazioni di gravità igienico-sanitaria. Nel territorio extraurbano si sta operando in maniera rigida, così come da normativa; Per i rifiuti ingombranti, ricordo che esiste un servizio, assolutamente gratuito, di raccolta a domicilio, sta poi alla cittadinanza la prova di civiltà; Non sono,inoltre, mai giunte lamentele circa il “fetore di idrogeno solforato” per le strade del paese; Infine occorre ricordare che Rosarno risulta essere una delle cittadine più pulite della Piana, in quanto il “servizio di raccolta dei rifiuti solidi” nonostante le difficoltà riscontrate nel nostro circondario negli ultimi mesi, relativamente alla ricezione di rifiuti da parte dei centri di smistamento, è stato effettuato con regolarità, evitando situazioni preoccupanti dal punto di vista igienico-sanitario riscontrate in molto altri comuni».
Francesco Comandè