ROSARNO – L’opinione pubblica li ricorda come coloro che nel gennaio del 2010 diedero vita ad una vera e propria rivota che ha messo a soqquadro la città di Rosarno e la Piana di Gioia Tauro, catalizzando l’attenzione dei media nazionali su quella città balzata agli onori della cronaca per fatti di ‘ndrangheta.
Loro, gli immigrati, i raccoglitori d’arance che lavorano anche 11 ore al giorno per portare a casa 25 euro, sono oramai parte integrante della vita di Rosarno, e la loro situazione preoccupa le associazioni di volontariato che si stanno dando da fare per permettere loro di passare al meglio la stagione invernale oramai alle porte.
Un appello alla solidarieta’ per la raccolta di vestiario, coperte, alimentari e ogni altro genere di conforto per i migranti e’ stato lanciato dai presidenti del club Rotary Nicotera Medma Francesco Brosio e dal presidente dell’associazione Citta’ del Sole Giacomo Saccomanno, che hanno scritto una lettera ai presidenti dei club service e alle associazioni di volontariato calabresi e, per conoscenza, al Ministro dell’Interno e al Prefetto di Reggio ”Assieme ai ragazzi del liceo scientifico ‘R. Piria’ di Rosarno.
Nei giorni scorsi Saccomanno e Brosio hanno fatto visita ai migranti accampati in vecchi ruderi nelle periferie della città; la situazione che si è presentata ai loro occhi è allucinante, al limiti della decenza umana: centinaia di persone ammassate per terra, senza un letto, senza coperte, senza cibo, senza acqua, senza servizi igienici, senza lavoro, senza soldi, senza la possibilita’ di poter sperare in momenti migliori.
“Una desolazione e mortificazione per degli esseri umani e maggiormente per chi dovrebbe garantire delle condizioni civili e nulla ha fatto per evitare tale situazione di pesante degrado – scrivono nella lettera – Ma, oggi non e’ il caso di parlare delle solite ed impagate responsabilita’ dei soliti noti – prosegue la nota – vi e’ una emergenza umana, sociale e sanitaria, alla quale le persone di buona volonta’ non possono, certamente, sottrarsi. Nel passato noi, con tutti i soci rotariani e non, abbiamo sostenuto le fasce deboli con un banco alimentare, che ha reso felici tanti essere umani e, quindi, ci si rende conto della gravita’ della situazione e di quello che potrebbe accadere se non vi sara’ un pronto ed immediato intervento”.
”In tale direzione, pertanto, chiediamo, per quanto possibile, di inviare, con qualsiasi mezzo, vestiario, coperte, alimentari e quant’altro possibile, a Rosarno, presso l’Istituto Piria, Via Modigliani, che ha messo a disposizione dei locali per la raccolta e la distribuzione del materiale. Nel frattempo, i soci rotariani provvederanno, per quanto possibile, a dare la massima assistenza agli oltre 2.000 migranti, cercando di ovviare alla sordita’ delle istituzioni”. ”Ma e’ urgente prima che arrivi l’inverno – si legge – che vi possa essere una reazione, cercare di dare il massimo del sostentamento a tante sfortunate ed abbandonate persone”.
Viviana Minasi