RIZZICONI – La Squadra Mobile di Reggio Calabria e gli agenti del Commissariato di Gioia Tauro, guidati da Angelo Morabito, hanno eseguito sedici ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti altrettanti presunti esponenti della cosca Crea e hanno sequestrato beni per oltre 5 milioni di euro (leggi il comunicato stampa integrale).
I reati contestati agli indagati dalla Dda di Reggio Calabria – che coordina l’inchiesta – vanno, a vario titolo, dall’associazione mafiosa, all’estorsione, all’intestazione fittizia di beni e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
L’indagine riguarderebbe quella che gli inquirenti hanno definitivo una “sistematica ingerenza nelle attività pubbliche nel comprensorio di Rizziconi e si fonda principalmente sul contributo fornito agli investigatori proprio dal sindaco della cittadina in provincia di Reggio, Antonino Bartuccio che, eletto a marzo 2010 con una lista civica, dal suo insediamento ha collaborato con la Polizia e la magistratura, denunciando irregolarità, anche di natura penale, nella gestione dell’Amministrazione comunale per favorire così gli interessi illeciti della cosca.
Il 2 aprile 2011 si dimisero, dopo numerose minacce ed intimidazioni al primo cittadino, tutti i consiglieri comunali e, successivamente, a causa proprio dell’evidente ingerenza criminale, il Prefetto di Reggio sciolse il Comune di Rizziconi.
Lucio Rodinò