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Reggio, i consiglieri Caridi e De Biasi sulle scuole: «Molti istituti chiusi per ritardi amministrazione»

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Il problema relativo alle criticità statiche degli edifici scolastici a Reggio Calabria è all’ordine del giorno da mesi e mesi, anzi da anni.

Da altrettanto tempo si attendevano gli esiti dei carotaggi effettuati dall’amministrazione comunale, ma che mai sono stati resi noti a noi consiglieri, men che meno ai cittadini.

E nonostante i nostri ripetuti solleciti e gli accertamenti oramai eseguiti nel tempo, quando l’amministrazione comunale si degnerà di dare conto alla città di quella che adesso appare come la probabilissima chiusura di ben nove plessi scolastici reggini e di questo ulteriore disastro che ricadrà sui nostri giovani studenti e sulle loro famiglie?

Siamo convinti della necessità che i nostri figli frequentino scuole dignitose e sicure in un territorio a forte rischio sismico, ma questa è l’ennesima prova di improvvisazione e di mancanza di programmazione dell’amministrazione Falcomatà, che oggi si è palesata clamorosamente ancora una volta.

Sono i mancati interventi sugli immobili scolastici volti a sanare un grave deficit strutturale a lasciarci ancor più sgomenti e senza parole, nonostante i dieci anni di governo cittadino dei soliti noti. Scuole risalenti nel tempo e strutture fatiscenti dal punto di vista strutturale non potevano non necessitare di interventi di consolidamento.

Si poteva certamente intervenire prima su ciò che era ampiamente prevedibile, ma nulla è stato fatto. L’amministrazione e il sindaco non potevano non sapere, perché abbiamo più volte avanzato le nostre richieste di conoscere la condizione degli edifici scolastici, specie dopo l’esecuzione degli accertamenti tecnici necessari. E non è accettabile la classica e oramai stucchevole ricerca di una esimente per quanto successo. Né accetteremo giustificazioni del tipo “non ci sono le risorse necessarie”, perché così non è: i fondi ci sono, ma non sono stati spesi.

La verità è una sola.

Per convenienza politica, si è cercato di celare una verità per molto tempo e se dovesse essere confermata la notizia che già da settimane altre scuole erano state contattate per chiedere loro disponibilità di locali, ciò si paleserebbe in tutta la sua assurda gravità.

E chi pagherà ancora, e ancora, e ancora una volta questa incapacità di far fronte ai bisogni della nostra comunità? I reggini, i cittadini, le famiglie, i nostri ragazzi, gli operatori scolastici, gli insegnanti.

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