ROSARNO – Il Tar di Reggio Calabria si pronuncia a favore del comune di Rosarno riguardo all’esclusione dall’incarico di redazione del piano strutturale associato, della cordata di imprenditori guidata da “Bellagamba Pier Giorgio”. È stata quindi respinta la sospensiva dei reclamanti esclusi dall’incarico di redazione del “Piano Strutturale Associato” che unisce il comune medmeo (Capo Fila dell’Associazione) a Feroleto della Chiesa, Laureana di Borrello, Rizziconi, San Calogero, San Pietro di Caridà e Serrata.
La sentenza di merito dei giudici, sebbene di 1° grado, ha fatto constatare che l’esclusione della cordata “Bellagamba” a favore dei progettisti guidati da Fulvio Nasso era fondata su motivi validi: un componente del raggruppamento presentava infatti irregolarità contributiva per il mancato pagamento della Tarsu ( dal 2002 al 2007). «La violazione tributaria – si legge nella sentenza del Tar – va ritenuta definitivamente accertata e la dichiarazione resa in sede di gara (che non sussistono violazioni tributarie definitivamente accertate) è da considerarsi mendace».
Resta ora da vedere se la sentenza sarà appellata al Consiglio di Stato. Un altro importante tassello, questo, che darà ossigeno fresco e fiducia ai 7 comuni interessati, visto che tutto era fermo da tre anni a causa dei vari ricorsi.
Importante ricordare che la progettazione era ricominciata già da qualche mese. Il 26 ottobre scorso, i sindaci interessati, supportati dai tecnici di riferimento, si erano infatti riuniti presso l’Auditorium comunale di Rosarno, per discutere dell’affidamento dell’ incarico professionale per la redazione del Psa.
In quell’occasione si registrarono le presenze dei rappresentanti di tutti i comuni interessati, ed al tavolo dei relatori presenziarono il sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi e l’assessore con delega all’Urbanistica, Mimmo Scriva, i sindaci di Serrata, Salvatore Vinci, di San Pietro di Caridà, Mario Masso, di Feroleto della Chiesa, Giuseppe Mileto, ed il capogruppo del raggruppamento che dovrebbe dirigere il rogetto, Fulvio Nasso.
Francesco Comandè