MILANO – Gli inquirenti stanno battendo ogni angolo remoto d’Italia, alla ricerca dell’ergastolano Domenico Cutrì, evaso lunedì pomeriggio dopo l’assalto al blindato sul quale si trovava.
L’uomo, la cui famiglia è originaria di Melicuccà, si trovava in un carcere della Lombardia, dove stava scontando la pena massima prevista dal codice penale, per il reato di omicidio, e lunedì pomeriggio stava raggiungendo il Tribunale quando a Gallarate un commando armato ha assaltato il furgone cellulare sul quale si trovava.
Cutrì è poi sparito nel nulla. Nella notte i militari hanno fermato tre persone, residenti dell’hinterland milanese, che potrebbero essere componenti della banda che ha liberato Cutrì. Nei loro confronti è stato emesso provvedimento di fermo. Una quarta persona è stata fermata a Napoli; si tratta di un pregiudicato di origini napoletane che da tempo abitava nel milanese.
Controlli a tappeto anche i Calabria, a Melicuccà, centro pianigiano da cui proviene la famiglia di Cutrì. I carabinieri hanno effettuato perquisizioni a Meliuccà, ma al momento non avrebbero dato alcun esito. Si cercano anche testimoni che potrebbero aver notato gli uomini in fuga, anche se finora non sarebbero arrivate segnalazioni rilevanti.