POLISTENA (19 luglio 2011) – Per i ragazzi di Libera il 19 luglio non poteva non essere un momento di riflessione e confronto, oltre che commemorazione, per la barbara uccisione del giudice Paolo Borsellino nel 1992. È per questo motivo che stamattina, nel palazzo confiscato alla mafia di via Catena – divenuto ora un centro di aggregazione giovanile – si è tenuto un dibattito dedicato ai “giovani della Piana, partigiani di una nuova resistenza” a cui ha partecipato il procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Michele Prestipino.
La “giornata della memoria” si inserisce nell’ambito delle attività estive della parrocchia Santa Maria Vergine del Duomo di Polistena, e vede protagonisti i giovani dell’estate ragazzi 2011. L’obiettivo è sempre quello di trasformare la memoria in impegno. «La mafia è un organismo primordiale che utilizza anche la violenza – ha detto il procuratore della Dda di Reggio – quando non può fare nient’altro. Il punto di forza dei mafiosi è invece il consenso. Quando questi riescono a governare, ponendosi come alternativa allo Stato». Intraprendere la strada della legalità significherà dunque capire da che parte stare, partecipare attivamente al cambiamento, non incrementare l’economia dei mafiosi. Prestipino ha voluto ricordare quello che è riuscito a fare a Palermo don Pino Puglisi, (anch’egli ucciso dalla mafia). «Puglisi ha creato per i ragazzi processi alternativi, ha fatto vedere che esiste un mondo migliore rispetto a quello mafioso».
Don Pino Demasi, referente di Libera per la Calabria, ha spiegato il valore simbolico dell’iniziativa che si è svolta in un palazzo che fu dei mafiosi. Un segno del cambiamento insomma, a partire dai giovani della Piana. Mentre il primo cittadino, Michele Tripodi, ha voluto ribadire che l’amministrazione comunale si è posta dalla parte della legalità. Promuovendone la cultura e impegnandosi con iniziative volte a contrastare la criminalità. «Polistena ha un comune antimafia» come suggerisce il cartello di benvenuto esposto all’ingresso del paese. La giornata della memoria continua con la marcia silenziosa per le vie della città, da ponte San Marina a Parco della Liberazione, davanti alla stele che ricorda le vittime di mafia.
Angela Corica