CITTANOVA – Manca solo il nome del candidato a sindaco, la lista è pronta e il programma è a buon punto.
Il terzo polo ha presentato il simbolo identificativo della compagine che correrà alla competizione elettorale per il rinnovo del consiglio comunale, prevista per il mese di maggio.
Padrino di eccezione il senatore reggino Nico D’Ascola che l’altro pomeriggio all’inaugurazione del circolo del Nuovo Centrodestra, presieduto da Gino Catania, ha svelato, insieme al padrone di casa, il nuovo contrassegno: “Andare Oltre per Cittanova Libera”.
Un nome che, secondo i protagonisti della lista, specifica bene l’avvenuta fusione politica tra il gruppo rappresentato da Francesco Sgambetterra e quello di Catania.
Il terzo polo ha le idee chiare sul progetto di città da presentare al paese e i tratti salienti del futuro programma sono stati illustrati, per grandi linee, ieri mattina alla seconda conferenza pubblica che ha visto gli interventi di Gina Catania, Domenico Fonti e Francesco Rao, moderati da Sgambetterra.
Ad avviare i lavori, la relazione sul tema della legalità di Antonio Audino, il primo volto giovane a esporsi in questa campagna elettorale che si prospetta già come una dura sfida, per tutti, alla ricerca della fiducia cittadina.
A seguire, Gino Catania ha affrontato la questione della valorizzazione delle risorse naturali, l’ambiente, i piani strutturali per il ripopolamento dello Zomaro, area considerata di strategica attrattiva turistica.
“Intendiamo invogliare gli imprenditori e le aziende ad investire sul territorio” questo l’inciso di Domenico Fonti che ha trattato la questione dello sviluppo economico, “necessario per una cittadina – ha dichiarato – ad un passo dal baratro”. Diverse le proposte funzionali al modello di città nuova che il terzo polo intende realizzare.
Area metropolitana e cooperazione con i paesi limitrofi, bilancio partecipato e centralità del cittadino nella gestione della cosa pubblica, sono solo alcuni dei punti toccati nel corso della mattinata da Francesco Rao.
E ancora, piani strutturali anche per l’agricoltura, il recupero dell’attività di allevamento, la valorizzazione dei terrazzamenti lungo il fiume Razzà ed altre le attività d’impresa che Rao ha spiegato “diverranno punti cruciali di un programma condiviso con la cittadinanza”.
Elisabetta Deleo